A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Salvatore Bagni, dirigente:
“Perché è successo ciò che è successo ieri? Era già accaduto altre volte. Non bisogna dare colpe al Verona, che ha giocato una partita normale. E’ tutta colpa del Napoli, erano tutti fuori fase. Nello sport succede sempre, la storia è questa. I giocatori ieri non c’erano, la tensione li ha bloccati ancora una volta all’ultimo chilometro. L’obiettivo era così vicino, eravamo l’unica squadra praticamente certa di andare in Champions League, si sperava in un risultato da Bergamo mentre a Bologna era in vacanza. Ieri non esistevi, non puoi recriminare.
Anche a Firenze se vincevamo avevamo il destino nelle nostre mani e invece non esisti, non giochi, non sei in campo. Abbiamo parlato degli ultimi mesi: la squadra c’era. Io presumo che abbiano sentito l’obiettivo troppo vicino ed è venuto il braccino. Arrivare secondi è un discorso, arrivare primi è un altro. E’ come scalare l’Everest: o ce l’hai o non ce l’hai. Questo risultato influirà anche nei programmi delle prossime stagioni.
Ieri anche una gara normale sarebbe bastata. Il Verona precedentemente aveva fatto 2-2 contro il Bologna che aveva schierato tanti giovani. Juric ha detto che c’è stata grande prestazione: no, c’è stato l’impegno. La squadra era in difficoltà e si è ritrovata quando non aveva niente da chiedere. Queste sono partite che vanno decise nel primo tempo.
Ridimensionamento? Non so, penso che poter far accettare a un allenatore vincente ci sta ma sarà più difficile. Senza i soldi della Champions ci sarà qualche sacrificio di giocatori importanti, tutto è una conseguenza di questa stagione. Gattuso si è esonerato da solo ma in quel momento, dopo il disastro di ieri, con il tweet di De Laurentiis sembrava esonerato. Ma lui era praticamente già andato via. Ringrazio Gattuso e lo ringrazierò personalmente. Alla fine non ce l’ha fatta, la squadra l’ha deluso. Sono sicuro che sia il più deluso di tutti. Lunedì prima mi aveva detto che era una partita difficile, erano assatanati e che avrebbe cercato di prepararla al meglio“.