Bruscolotti commenta: “Oggi non ci si sa più difendere, saper fare catenaccio è un’arte. Insigne? Il rinnovo non è scontato”

A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Beppe Bruscolotti, ex calciatore del Napoli dal 1972 al 1988. Ecco quanto evidenziato:

Il ricordo più bello della mia carriera? Ne cito due: il gol all’Anderlecht e la vittoria a Torino contro la Juventus. Chi dice che la Juve non ha potere mediatico è completamente fuori di testa.

La mancata qualificazione in Champions League del Napoli? Ai miei tempi, quando si andava in vantaggio, ci si chiudeva dietro, mentre oggi si continua ad attaccare senza criterio e, anche se sei avanti di due-tre gol, c’è sempre il batticuore, dato che le partite non si possono considerare mai finite. Fare catenaccio non è un’onta, nonostante si faccia passare un messaggio di questo genere.

Il momento più brutto? Quando ho preso l’epatite e non ho potuto aiutare la squadra che lottava per non retrocedere nel 1982/1983. Il rinnovo di Insigne? Per come ha giocato lo merita, ma ci sono tante valutazioni da fare, quindi non mi meraviglierei se dovesse andare via“.

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