Ai microfoni di Radio Marte, nel corso del programma Radio Sport Live, è intervenuto Enrico Fedele. L’ex procuratore sportivo ha risposto a tante domande riguardanti il Napoli, nel suo consueto ‘filo diretto’ con i tifosi azzurri. Di seguito quanto evidenziato:
“Non mi entusiasma questa rosa, non sono d’accordo con Spalletti. Ma poi per fare cosa? Per arrivare dove? Spalletti è arrivato perché non avrebbe trovato una squadra migliore del Napoli. Se vi entusiasma questa rosa per lo scudetto dovete essere ricoverati. Se si prendono dei giovani dobbiamo lottare per un posto Uefa. Vedo che ci sono 4-5 squadre più forti del Napoli se non si acquistano giocatori di personalità. Chi ha fatto l’affare nel cambio in panchina tra le grandi? Il Napoli con Spalletti è quello che è andato meglio di tutte.
“Montero? Non serve. Ci vogliono giocatori di carattere che nelle partite importanti non abbiano paura. Senesi? Costa troppo. Guarderei ad un paio di giocatori svincolati, l’anno scorso c’era Thiago Silva per intenderci. Basic? Buon giocatore ma niente di speciale. Un intermedio, può adattarsi come regista, incontrista ma è di un livello medio. Ferrari del Sassuolo? Buon giocatore, al Sassuolo però ha preso molti goal.
Il calcio è moribondo? Sono da 50 anni nel mondo del calcio, è sempre stato cosi, non dovete fare catastrofi, bisogna prendere il buono. Ci sono tante erbe buone e poche erbe cattive. Parliamo di campo, non parliamo di contorni. Sono passato dal primo calcioscommesse, dal secondo al terzo, al quarto e al quinto, è sempre stato così. Ci sono delle anomalie. Ad esempio, la Uefa vuole fare causa alla Superlega ma poi consente il fair-play finanziario per 3-4 anni.
Sarri? Povera Lazio. Sarri non è meglio di Inzaghi, al Napoli ha perso due scudetti. Con la Juventus non andava d’accordo con i giocatori.
Valeri-Orsato? Il primo labiale non conta, è di Valeri, Orsato per regolamento non può prenderlo in considerazione, c’è l’indagine in corso.
Procuratori? Non sono procuratori, sono intermediari, ci sono questi grandi intermediari che hanno un giro di giocatori intorno e i presidenti parlano con loro. Il direttore sportivo non serve più“.