De Laurentiis: “In Napoli-Verona sono andato negli spogliatoi nell’intervallo. Cessioni? Nessuno è incedibile, dobbiamo tagliare gli stipendi. Settore giovanile? Non è una priorità”

Terminata la conferenza stampa del presidente De Laurentiis che ha parlato per circa 2 ore toccando moltissimi argomenti, tra cui Napoli-Verona, le esigenze di bilancio che passano da cessioni e taglio di stipendi, ma anche di Spalletti, settore giovanile e le nuove maglie. La redazione di SpazioNapoli vi ringrazia per la cortese attenzione e vi rimanda ai prossimi appuntamenti.

DI SEGUITO LA CONFERENZA STAMPA DI AURELIO DE LAURENTIIS

Maglie autroprodotte? Tutto ciò che avete visto come anticipazioni non sono ciò che produrremo. Mi sono fatto una risata, poi faremo una conferenza con Emporio quando ci sarà del materiale, altrimenti restano chiacchiere. Sono in ritardo e prima del campionato a Castel di Sangro potrei presentare le prime due. Secondo me dal 7 al 15 di agosto possiamo presentarle, se prima per un miracolo vi informerò.

Rinnovo di Mertens può pesare su quello di Insigne? Mertens l’ho rinnovato 2 anni fa, ha un altro anno di contratto. L’uno non è relazionabile all’altro, hanno anche ruoli diversi. Da un confronto che avrò con Spalletti verrà fuori tutto ciò che si può fare o meno sulla carta, poi vedremo in realtà la realizzazione.

VAR chiamato dagli allenatori? Sono due anni che lo chiedo, ma anche la classe arbitrale è un centro di potere. L’Italia è il paese dei poteri forti, lei conosce la massoneria? I centri di potere sono discriminanti, sei amico, ti favorisco? Sei nemico, ti sfavorisco.

Abbonamenti con il 25% dei tifosi negli stadi? Se fossimo una lega seria non dovremmo ripartire col 25%, significa un altro anno negativo.

IL SETTORE GIOVANILE DEL NAPOLI

Settore giovanile soluzione per migliorare la sostenibilità economica del club? Assolutamente sì, ma nella vita post-Covid le proprietà sono altre, non possiamo distrarre denaro. Considerate che le infiltrazioni sul territorio campano non lasciano grande serenità ai genitori, i quali vengono distratti dalle sirene del nord, pure da Empoli del mio amico Corsi che ha un vivaio niente male, gioca molto su quello. Certe squadre tirano fuori la compensazione mancante di fatturato.

Non è un problema di strutture, avevamo il vivaio a Castel Volturno, ma decidemmo che non era bello ai 14-15-16enni far vedere quelli con la Ferrari o Porche, dunque dissi ‘spostiamoci da un’altra parte’. Trovammo un posto niente male con palestra, piscina che poi è andato fallito (centro sportivo di Sant’Antimo, ndr). Cercai di prenderlo dal Comune, non hanno avuto questa intenzione e mi sono spostato al Kennedy: ho provato a comprarlo, ma ho capito che non tutto era ok e ho detto aspettiamo, ci sono altre priorità.

Quando comprai per 34 milioni e 750mila euro il Napoli, non c’erano calciatori, uffici, centro, nulla. Marino comprò le maglie dal tabaccaio ed a Paestum in un albergo organizzammo il primo ritiro e giocammo una gara, io non sapevo cosa rispondere, per me era arabo. Non sapevo cosa rispondere, non sapevo nulla, partimmo da zero. Il primo anno di Serie A giocammo l’Intertoto. Abbiamo sempre fatto una salita, tutto questo salire forse vi ha illuso che avessimo il fiato per fare anche il vivaio e quant’altro.

Per il vivaio: non tutti i genitori immaginano la permanenza in Campania se vi offrono il Lazio o altro. Ho chiamato Fienga della Roma, gli ho chiesto: ‘perché Grava mi dice che ci freghi i 14enni?’. Bisogna venirsi incontro e rispettarci altrimenti io metto 4 James Bond per fregarti, ma che ci facciamo la guerra? Mi disse che interveniva. Ma i genitori dicono vado a Roma, mi levo da un territorio e creo per mio figlio un futuro, figuriamoci a Torino o Milano Empoli… Poi lei preferirebbe un vivaio super ed essere 11esimo in classifica?

LA STRATEGIA DI MERCATO

Dove vedo il Napoli tra 5 anni? Potrei vedere il calcio altrove, quindi anche il Napoli.

Giocare la Champions e far quadrare i conti un ossimoro? Molto semplice, se non avessimo fatto giocare solo 5 minuti quei giocatori ora avremmo modo di fare certe valutazioni e sostituire magari alcuni più affermati, alleggerendo perdite e costi salariali. Oggi come oggi servono grossi ragionamenti con l’allenatore, poi l’impossibile si fa con il piede in due scarpe. Dovrei prima vendere per poi comprare, oppure comprare senza aver comprato, il giocoliere finanziario, qualcosa che i direttori sportivi difficilmente fanno perché abbiamo sempre avuto capacità economiche in tempi diversi.

CASO SALERNITANA

Salernitana? È difficile dare un giudizio, schierandosi da una parte o dall’altra. Certo è che se in società non posso avere una seconda squadra, nel momento in cui sto lottando per la Serie A, devo avere già le carte in ordine per una cessione. La stessa cosa forse per il Bari di mio figlio, io mi sono tirato fuori, ma se va in A c’è la diatriba sul grado di parentela. Che tu possa però mantenere un 10-20% di quote è tutto da vedere se è possibile o meno. Di ricorsi al tar o in Europa non ce ne sono stati, non c’è una giurisprudenza consolidata.

LA CONFERENZA STAMPA DI DE LAURENTIIS: I MOTIVI DEL SILENZIO STAMPA

Con i tifosi mi posso scusare io, ma qualsiasi scusa dei giocatori o del capitano può sembrare una cosa voluta. Io dialogo con i tifosi, ci sono quelli che mi amano, altri che mi odiano. Il tifoso ha sempre ragione, non ha interesse alla salvaguardia dei conti economici, vuole vincere e basta e non gli interessa niente. C’è anche chi a freddo poi ragiona. Il silenzio stampa è stata una panacea: i signori dei media, e noi siamo fino all’1 alla tv per evitare fregnacce, dove al di là del tavolo c’è un ex giocatore ed allenatore e nei confronti di un allenatore che è stato calciatore da poco c’è un ping pong che può far cadere nei trappoloni anche l’allenatore.

L’ex calciatore intervistatore vuole lo scoop e per evitare di rovinare un rapporto tra società ed allenatore si è messo il silenzio stampa. Ma io l’ho messo dopo aver sentito cose inappropriate, allora meglio mettere uno stop. Poi l’ultima partita che c’entra, siamo in silenzio stampa da 3 mesi e togli il tappo all’ultimo, io difendevo l’allenatore e voi l’avreste massacrato. ‘Come mai erano spompati? Come mai ecc…‘, invece si è provato ad essere coerenti, il tecnico ha fatto quello che poteva, negli allenamenti era altamente concentrato e dedicato.

Obiettivo? Ho bisogno di quadrare i conti e tornare in Champions.

LA GESTIONE DELLE 5 SOSTITUZIONI

Una cosa che mi ha fatto molto incazzare sono i cambi. Otteniamo i 5 cambi, è possibile farli solo gli ultimi 10 perché non so come amministrarli? Ma stiamo scherzando? Me li fai giocare 5 minuti quando mi hai fatto investire perché ci credevi da morire e si annullano come valore e crescita? Non è cambiato nulla con i 5 cambi? Poi dicono io devo andare d’accordo con lo spogliatoio, ma mica chi non gioca dall’inizio è un cretino? Poi giochiamo a luglio, nel caldo, interruzioni come nel basket, tutti intorno all’allenatore, e perché non si è continuato? Non è spettacolo anche quello?

Il calcio è governato da anziani, i neuroni sono concepiti per conservare e non per innovare, temono di perdere la loro posizione dominante ed è grave. I giovani preferiscono le piattaforme virtuali, Fifa, ma soprattutto si annoiano con le partite. Qualcuno ha mai detto all’arbitro di non interrompere ogni 3 secondi per affermare il loro protagonismo? In Inghilterra il gioco è velocissimo, noi ci facciamo due palle così.

MALAVITA NEL CALCIO

La malavita nel calcio? Non è di Cantone, ma un libro francese del 2007, volevo prendere i diritti per una serie tv. Cantone ne fece un’altra, viene fuori che il calcio è tutto corrotto, siamo abituati a Calciopoli ma calciopoli fa ridere in confronto a questi testi dove si parla con un nomignolo di operatività da Singapore, insieme alla ‘ndrangheta, con i messicani, passando per la Russia per gestire il calcioscommesse, girando fino a fermarsi a Napoli. Girano 500miliardi in nero all’anno e con questi soldi si possono persino far eleggere presidenti di stati importanti, figuriamoci nel calcio mondiale. È scritto lì, ci sono partite ed arbitri citati. Allora io vi dico voi ricordate i risultati, le espulsioni, siete indottrinati, possibile non abbiate letto questi saggi e documenti? È un problema che si lega al disamore dei giovanissimi verso il calcio giocato e le istituzioni calcistiche sono vecchie.

CONFERENZA STAMPA DE LAURENTIIS, NESSUN GIOCATORE È INCEDIBILE

Se chiederò ai calciatori di Napoli-Verona? Non voglio fare dietrologia, ma siccome sono tutti ragazzi giovani a una cena che farà tra Dimaro e Castel di Sangro, proverò ad ottenere una risposta che forse non otterrò mai. Giocatori in uscita? Devo incontrare Spalletti venerdì a Castel Volturno. La verità è che nessun calciatore è incedibile con le proposte appropriate.

Chi tiferò tra Insigne e Mertens? Che domande, per Insigne. Ovvio che tifi per l’Italia.

SALUTO A GATTUSO

Eravamo certi di andare in Champions e avevamo scritto un comunicato entusiasta per Gattuso. Poi pareggiammo con il Verona e dovemmo cambiare il comunicato, rendendolo più essenziale. Ma la decisione di chiudere con Gattuso era stata presa già l’agosto precedente. L’avevo preso per tamponare l’uscita di scena di Ancelotti, poi causa Covid e con poco tempo per programmare, abbiamo deciso di andare avanti. È vero che che con Mendes mi sono incontrato e avevamo parlato del contratto, ma poi con i legali sono venute fuori complicazioni e abbiamo deciso di non continuare. Ma con Gattuso avremmo finito il rapporto anche se avesse centrato l’obiettivo Champions League o vinto il campionato.

CONTATTI CON BENITEZ

Contatti con Benitez? Ci sono stati, ma con lui parlo ogni 4-5 mesi. È rimasta una sintonia. Ricordo che mi fece una lista, io gli dissi ‘ma qui ci vogliono 300 milioni‘. Me ne presentò subito una seconda, ma anche quella era troppo cara. Lui non mi mandò a quel paese e si presentò con una terza lista che divenne effettiva e qualcuno di loro è ancora qui. Sentii cose inesatte, con Rafa c’era un anno più opzione, lui aveva sempre avuto un problema familiare con moglie e figlie perché è di temperamento, molto del sud, legato alla famiglia. Quando esercitai l’opzione mi disse che doveva stare in Inghilterra con la famiglia, ma non doveva firmare perché i contratti si rispettano. È rimasto e arrivammo quinti solo per un rigore sbagliato da Higuain.

NAPOLI-VERONA, COSA È ACCADUTO

Cosa avrei voluto fare e non ho fatto la sera di Verona-Napoli? Avevo visto alcune partite dove il mister (Gattuso, ndr) non era in forma perfetta e in TV c’erano suoi ex collaboratori, allora pensai di imporre il silenzio stampa. Non ho mai voluto esonera Gattuso, l’ho solo visto spesso dolorante, con tanto di occhiali. Mi sono dunque dovuto preoccupare di una eventuale sostituzione, chiamai qualcuno e poi mi sarei fatto risentire in caso di necessità. Non c’è stato altro. Poi convocai a fine gennaio una riunione all’hotel Britannique dove c’erano i dirigenti e i calciatori e io dissi che avrai pagato prima gli stipendi, mentre altre squadre non li potevano pagare.

CONFERENZA STAMPA DE LAURENTIIS, PROBLEMI DI BILANCIO E TAGLIO STIPENDI

Il problema degli ultimi due anni del Napoli non è stata la mancata entrata in Champions, quanto aver alzato enormemente gli stipendi fino a 156 milioni di euro. Sistemare il bilancio? Forse non basterà vendere un giocatore. Probabilmente bisognerà rinunciare a quei giocatori che oggi guadagnano cifre che il Napoli non può permettersi. Il Covid ci ha giocato un brutto scherzo, abbiamo creduto che tutto potesse finire prima di quanto stiamo vivendo ancora ora. Forse avrei dovuto fare un paio di acquisti in meno, anche perché poi ti arrivavano messaggi e telefonate di chi aveva contratti con noi (intende gli sponsor, ndr) e mi diceva che non poteva rispettarlo.

L’ARRIVO DI SPALLETTI

Spalletti lo cercai già anni fa, ma lui era sotto contratto con lo Zenit e poi virammo su un altro allenatore. Quando abbiamo giocato contro di lui ci ha sempre messi in difficoltà. Poi alla Roma ha dovuto gestire una questione di spogliatoio complicato, anche a causa di una società che forse non si è assunta le proprie responsabilità. Il rinnovo di Insigne? Non ci siamo proprio visti, ora è agli Europei. Ci incontreremo e poi sarà quel che sarà.

MONDIALI IN QATAR

Mondiali in Qatar in inverno nel 2022? Altra super cazzata! L’avevo già detto. Infantino è una bravissima persona, ma lì è stato fatto un accordo con i qatarini da parte di un’altra istituzione. È stato fatto un accordo privato senza tener conto dei club. E se qualche calciatore si fa male? Mi vengono rimborsati i 70-80 milioni che ho investito? Addirittura volevano fare le Olimpiadi e si sono sorpresi perché non abbiamo concesso a Fabian Ruiz di andare a giocare. Ma che scherziamo?

L’IDEA DELLA SUPERLEGA

Superlega? Non sono mai stato contattato da Perez del Real Madrid. Non sono mai stato d’accordo con la Superlega, non è creando un torneo di 12 squadre a inviti che risolvi il problema del calcio. L’idea della Superlega è stata una cretinata, ma è stata creata per ribadire che la Champions e l’Europa League non bastano per sollevare i conti di chi investe nel calcio, ma non copre questi costi. Abbiamo fatto ancora un assist a chi gestisce questi tornei, che invece dovrebbe aiutarci e invece vuole comandare. Sono anni che dico di creare un torneo europeo più equilibrato, evitando sorteggi fatti da ex glorie.

I 5 paesi più importanti sono quelli che fatturano di più, possono permettersi dei calciatori più importanti e costosi. Spagna, Francia, Inghilterra, Italia e Germania: bene, queste nazioni meriterebbero un campionato europeo a sé infrasettimanale. Chi accede? Qui sbaglia Florentino: sui 12 che poi possono invitare. Tu devi dare la possibilità democratica di poter competere. Se l’Udinese, la Fiorentina o il Verona arrivano tra i primi 6 hanno diritto a partecipare al campionato europeo. 6 per 5 fa 30: 29 gare secche? Sono meno le partite perché non si scontrano quelle dello stesso paese altrimenti si crea un duplicato dei campionati nazionali. Così eviti l’Europa League con 156mln di stipendi, qualcosa che non funziona. Tra l’altro l’Europa League è un po’ aumentata sì, ma la Champions forse no.

Come va a finire? Dovrebbe prevalere il buon senso. Tutti gli attori del sistema dovrebbero sedersi intorno a un tavolo e discutere. Se faccio giocare la Juventus con il Crotone è difficile che i secondi possano vincere, ma qualcuno mi dirà di rispettare la democraticità del gioco. Vero. Ma è pur vero che Veltroni disse nel 1996 che le società di Serie A non sono dei club, ma s.p.a. Creare tornei che non ci permettono di tenere i conti in regola va contro la legge imposta da Veltroni.

CONFERENZA STAMPA DE LAURENTIIS, LA SERA DI NAPOLI-VERONA

Napoli-Verona? Rimproverare o rimproverarsi è la strada più semplice, ma se rompi qualcosa e rimetti insieme i cocci, poi se hai amalgamato tutto bene, allora tutto torna alla normalità. Il campionato è stato falsato dal Covid, per tutti. Napoli-Verona è stata una gran delusione, io sono andato negli spogliatoi a suonare la gran cassa nell’intervallo. Mi aveva rilassato il gol del vantaggio, decisamente meno il pareggio. Arrivi alla fine di un campionato così complesso, dove l’ultima partita ti può portare al secondo, terzo o quinto posto. Poi c’è l’episodio del Cagliari che già ci aveva creato dei patemi d’animo.

Non ho nulla da recriminare, l’ultimo anno e mezzo è stato falsato. Noi abbiamo fatto un assist agli Europei, non sapendo quante persone potremo avere negli stadi. E ora pensiamo di partire il 20 agosto con il campionato, senza sapere quanti tifosi potremo ospitare negli stadi. Vorrei che qualche mio collega mi dicesse perché non fermiamo 10 squadre?

SFOGO SUGLI EUROPEI

Questi del Covid sono stati mesi difficili che non ci aspettavamo, quindi ci ha colti impreparati. Aver ritardato la fine dello scorso campionato e aver iniziato subito l’ultimo, senza poter programmare, è stato complicato. Avevo già anticipato che programmare i campionati europei non avrebbe avuto senso visto che non abbiamo potuto riposare, senza un vero ritiro e senza un vero mercato. Dobbiamo fare un assist agli istituzionalisti? Ovvero coloro che hanno ruoli nel calcio, ma senza investire. Invece di tutelarci, ci hanno creato problemi non da poco.

Leggevo che il Premier inglese ha castigato i protagonisti inglesi della Superlega e gli si accorda, con Covid e varianti, la possibilità di giocare la finale dell’Europeo a Wembley con 75mila tifosi. Draghi deve prendere atto che ci sono più di 30 milioni di italiani che trovano nel calcio una valvola di sfogo. L’80% di questi, ovvero circa 24 milioni di persone, sono uomini. Che lavorano per mandare avanti il paese. Allora chiedo a Draghi, perché non uniformare i campionati e uniformare la partenza dopo una serenità vaccinale? Perché in Europa non è nata una obbligatorietà al vaccino, visto che in molti dicono di non volerlo fare? Allora chiedo a Draghi: perché ti disinteressi dello sport numero 1 nazionale? Qui il calcio ha una valenza molto importante, ma a causa del Covid è sotto di 1 miliardo e mezzo.

Una cifra che pesa, ma dal Governo non mi pare si siano adoperati per aprire alle innovazioni e come cercare si sanare i bilanci tutti in rosso. Bisogna trovare una soluzione, c’è tanto da lavorare nel calcio. Sono 40 anni che c’è una legge sbagliata nel calcio, ma nessuno la cambia. Ci dovrebbe pensare il Governo, non la FIGC, ma il Governo non fa nulla”.

ORE 16 – Arriva il presidente De Laurentiis. Inizia la conferenza stampa.

È attesa a breve la conferenza stampa di Aurelio De Laurentiis da un albergo al centro di Roma. Tanti i tempi che il presidente del Napoli dovrebbe sviscerare. Innanzitutto, il patron commenterà la scelta di affidarsi al nuovo tecnico, Luciano Spalletti. Annuncerà poi di seguito alcune novità commerciali come quella del Training Center che da domani prenderà il nome della Konami, colosso dei videogiochi.

Per quanto concerne i nuovi kit, invece, il Napoli ha chiuso la collaborazione con Robe di Kappa e, non legandosi a nessun altro brand, ha coronato il proposito di creare il proprio marchio. Sono questi i temi che ci si aspetta di toccare in conferenza mentre si attendono anche dettagli sulle amichevoli internazionali.

DIRETTA CONFERENZA STAMPA DE LAURENTIIS: IL VIDEO

Dal nostro inviato: Antonio Manzo

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