Nel corso della sua conferenza stampa a Roma, Aurelio De Laurentiis ha parlato anche del settore giovanile del Napoli.
“Settore giovanile soluzione per migliorare la sostenibilità economica del club? Assolutamente sì, ma nella vita post-Covid le proprietà sono altre, non possiamo distrarre denaro. Consideri le infiltrazioni sul territorio campano non lasciano grande serenità ai genitori, i quali alle sirene del nord, pure da Empoli del mio amico Corsi che ha un vivaio niente male, gioca molto su quello, certe squadre tirano fuori la compensazione mancante di fatturato.
Non è un problema di strutture, avevamo il vivaio a Castel Volturno, ma decidemmo che non era bello far vedere ai 14-15-16enni quelli con la Ferrari o Porche. Spostiamoci da un’altra parte e trovammo un posto niente male con palestra, piscina che poi è andato fallito (centro sportivo di Sant’Antimo, ndr). Cercai di prenderlo dal Comune, non hanno avuto questa intenzione e mi sono spostati al Kennedy, ho provato a comprarlo, ma ho capito che non tutto era ok e ho detto aspettiamo, ci sono altre priorità.
Il vivaio, mi creda, non tutti i genitori immaginano la permanenza in Campania se vi offrono il Lazio o altro. Ho chiamato Fienga della Roma, gli ho chiesto “perché Grava mi dice che ci freghi i 14enni, bisogna venirsi incontro e rispettarci altrimenti io metto 4 James Bond per fregarti, ma che ci facciamo la guerra?” Mi disse che interveniva. Ma i genitori dicono vado a Roma, mi levo da un territorio e creo per mio figlio un futuro, figuriamoci a Torino o Milano Empoli… Poi lei preferirebbe un vivaio super ed essere 11esimo in classifica?”.