A Radio Marte nel corso della trasmissione Si gonfia la rete di Raffaele Auriemma è intervenuto ai microfoni Pantaleo Corvino, responsabile area tecnica Lecce, rilasciando alcune dichiarazioni:
“Chiesa Campione d’Europa? Innanzitutto ho esultato per il successo straordinario ottenuto, un grandissimo risultato figlio di tanto lavoro e impegno, che viene anche da lontano perchè c’è stata grande continuità di risultati della nostra Nazionale. Questo titolo è figlio dell’impegno di tutti, anche del presidente Gravina, uno che viene dal piccolo. Lo staff di Mancini è stato molto importante, come lo è stato lo stesso Mancini. Tutti hanno rappresentato bene l’Italia. Già a sentirli cantare l’inno lo facevano con determinazione e rabbia. Nel vedere Chiesa e anche Bernardeschi ho visto ragagazzi cresciuti e arrivati, nella loro evoluzione sono diventati importanti. Chiesa è in uno stato evolutivo che fa impressione, come un giocatore di biliardo perfeziona i colpi giorno dopo giorno.
Koulibaly? Quando sei lontano da certe dinamiche non hai la percezione precisa di quanto sia stimolante e motivante per un calciatore rimanere in una squadra nella quale è stato per anni. Bisogna vivere le cose da vicino. Uno come lui è stato sottoposto a richieste in ogni mercato ma c’è stata sempre la volontà del club di resistere.
De Laurentiis vuole il ridimensionamento dei costi e al contempo il ritorno in Champions League? Tutti i presidenti si aspettano dal loro management di venderne uno e poi con l’entrata mettere tutto sul mercato, con la speranza importante oggi ma possa diventarlo un domani. Prima l’Italia veniva vista come un fattore primario nel mercato ma ora ci sono posti che attirano di più. Per il Napoli non giocare più in Champions è un problema.
Spalletti? L’uomo giusto al posto giusto, Napoli è una città del sud e quindi come tutte le città del sud ha bisogno anche di appassionarsi attraverso il bel gioco e certe dinamiche. Spalletti è uno che le dinamiche calcistiche le conosce benissimo, così come sa sviluppare un gioco sviluppato. Il Napoli ha avuto molti allenatori – come Mazzarri, Benitez e Sarri – che hanno inciso e lui non è da meno rispetto a quelli che lo hanno preceduto. Sarri in particolare ha sviluppato teorie che hanno esaltato il gioco. Spalletti potrà ripetere tutto questo.
Zakaria? Giocatore di struttura e fisicità, sa giocare benissimo dietro la linea della palla e ha un senso di posizionamento straordinario. Se il Napoli cerca un giocatore con quelle caratteristiche e lui è in evoluzione. C’eravamo interessati con la Fiorentina ma costava tanto e andò in Germania. Ha ancora grossi margini di crescita, con uno come Spalletti potrebbe fare meglio”.