A Radio Marte nel corso della trasmissione “Marte Sport Live” è intervenuto Enrico Fedele, dirigente. Ecco quanto evidenziato:
“Spalletti sta proponendo un gioco diverso, senza 30-40 passaggi che fanno perdere tempo. C’è la ripartenza con palla in verticale, sperando che gli avversari venendo avanti lascino spazi per Osimhen. Scienza con la Pro Vercelli ha giocato 1 vs 1, in campionato non capiterà mai. Il ragazzo ha manifestato anche grinta ma anche difficoltà a gestire il pallone a terra.
Punti fermi? Koulibaly se rimane, poi ci vuole un terzino sinistro. Portiere? Dobbiamo vedere come risponde Meret, in difesa bisogna capire il destino di Koulibaly che non si sostituisce facilmente, perciò Spalletti parla di catene. In mezzo al campo servono un paio di giocatori e questo non si discute. Il Napoli ha Zielinski che fa l’incursore, può farlo anche Elmas, c’è anche Insigne e pure Lozano. A Insigne e Mertens scade il contratto, Koulibaly ha un anno in più. Bisogna fare delle scelte.
Il calcio non è più quello che noi pensavamo, non c’è più il sentimento di una volta. Al Napoli manca una casa. Indice di liquidità? C’è il parametro di 1 a 3, bisogna avere dei costi che non devono superare un terzo dei ricavi. Il parametro è questo. Se si sfora sull’indice bisogna fare degli aumenti di capitale con crediti infruttiferi o con manovre bilancistiche come le plusvalenze, a cui siamo abituati tutti. Però sono fittizie perché il costo di quel cartellino lo devi poi spalmare per gli anni del contratto. Prendi i soldi e poi firmi delle cambiali che però poi scadono, quindi è un cane che si morde la coda. Il Napoli aveva un tesoretto che però si è mangiato negli anni. Se il club a un certo punto non fa plusvalenze si ritroverà tra un anno senza soldi. Non do torto a questa gestione però non bisogna illudere la gente.
De Laurentiis ha voluto dare un segnale di solidarietà ai tifosi parlando di tutti i calciatori in vendita, forse ancora deluso da Napoli-Verona. Con il COVID-19 poi sono cambiate le cose, anche il Napoli non può licenziare perché poi esiste la cassa integrazione ma deve trovare una soluzione. Il problema è un altro: il mercato è particolare, sono chiacchiere. Anche lo stesso Spalletti fa e non fa, dice e non dice. Aziendalista? Assolutamente no, non avrebbe chiesto di non vendere Koulibaly.
Terzino sinistro? Punterei veramente su Emerson Palmieri, non ne vedo altri. L’anno scorso parlavo di Spinazzola e spiegavo che aveva i muscoli di cristallo. Zakaria? Mi piace, fisico. Sarri arrabbiato con la sua difesa? Si diceva già dall’anno scorso che la difesa era inguardabile. Zanoli e Folorunsho? Il terzino ha gamba, è una specie di Di Lorenzo. Cosa chiederei a De Laurentiis se lo avessi di fronte? Gli direi di non comprare giocatori ma prendere strutture per far allenare i ragazzi. Chi terrei tra Ounas ed Elmas? Il secondo è un buon giocatore ma non serve, terrei Ounas perché nell’1 vs 1 è pericoloso. Centrocampo? Prenderei Pulgar, un regista che tira anche rigori e punizioni”.