Il Napoli, prima dell’approdo di Spalletti sulla sua panchina, ha sempre trovato difficoltà a segnare sui calci piazzati, ma da quest’anno le cose sembrano essere migliorate. Il tecnico toscano ha dato una nuova identità alla sua squadra.
Questo post in breve
All’attivo cinque goal sui calci piazzati
Grazie alla mano di Spalletti e alla predisposizione dei suoi giocatori più possenti, il Napoli sfrutta al meglio le occasioni dai calci piazzati. In sette giornate di Serie A e due di Europa League, gli azzurri hanno messo a segno ben cinque goal da palle inattive, di cui due da corner e tre da punizione. Spicca soprattutto un dato: i migliori bomber da punizione sono i difensori centrali. Sono infatti Rrahmani e Koulibaly ad aver messo a segno quattro goal da calci piazzati in stagione: il primo ne ha segnati due su punizione, il secondo due su calcio d’angolo. Segue poi Petagna con un goal da punizione, con il quale ha regalato i 3 punti al Napoli nella seconda giornata di campionato col Genoa.
Borussia Dortmund come modello di riferimento
L’ultimo goal su punizione arriva dalla partita giocata contro la Fiorentina: la batte Zielinski col suo piede debole, il sinistro (anche se forse tanto debole non è), e Rrahmani la insacca di testa con facilità. Il modello di riferimento? Il Borussia Dortmund. Come ha dichiarato lo stesso Spalletti è stato il suo analista ad avergli fatto vedere come di solito il club tedesco batte le punizioni: calcia chi ha le spalle alla porta, così da sorprendere la linea difensiva e, soprattutto, calcia chi è ambidestro.
Napoli meno preciso dal dischetto
Meno precisione per il Napoli dal dischetto: sono stati fischiati quattro calci di rigore, tutti calciati da Insigne. Due rigori sono stati messi a segno dal capitano, mentre uno segnato da Lozano sulla ribattuta di Dragowski contro la Fiorentina e uno sbagliato contro il Venezia.
Insomma, il Napoli sta imparando tanto, anche ad essere efficiente dove prima non lo era.
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Erika Merolla