A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Marco Parolo, ex calciatore e attualmente opinionista Dazn. Ecco quanto evidenziato:
“Il mio primo gol in Serie A lo feci proprio contro il Napoli, che poi vinse 1-4. Ci vinsi anche con la Lazio per 2-4. Io al Napoli? Solo un parlare ma nulla di più, non si sono legate le cose. Se non sei proprio la prima scelta forte sono cose che succedono, magari fossi stato una prima scelta sarebbe stato diverso. Se veramente uno ti vuole le cose si bypassano. Io sono sempre stato molto rispettoso di scelte e opinioni di tutti.
Scudetto? Il percorso di Milan e Napoli per ora è qualcosa di straordinario ma avranno anche momenti di difficoltà e poi le altre potrebbero tornare sotto. Man mano che arrivi vicino magari pensi che ora ti tocca vincere davvero. La piazza più abituata a vincere troverà vantaggi. Il Napoli parte con un bonus sulle altre, non è mai facile gestire la pressione anche se Spalletti lo sa fare. I giocatori dovranno fare uno step di maturità che lui ha chiesto dopo il Verona. Ha fatto capire che si gioca per qualcosa di importante, che bisogna tirare qualcosa in più. Ora cambia la visione del Napoli ma la squadra ha potenzialità per poter fare un bel filotto.
Allenatore? Già un po’ l’ultimo anno alla Lazio stando fuori vedevo meglio il campo, ora pure ho una visione da tecnico. Farò a giugno il corso UEFA e proverò a fare questo percorso ma anche questo ruolo attuale mi piace molto, ci si confronta con altre idee. Chi è più pronto per lo Scudetto tra Simone Inzaghi e Pioli? Più il secondo, si conoscono da più tempo. Inzaghi sta ancora conoscendo la squadra, peraltro non ha più Hakimi e Lukaku che ammazzavano le partite ed erano devastanti. Come Anguissa, si fa tutta la partita ad alti livelli. Contro la Juventus di Conte la cosa difficile era reggere gli ultimi 30′ e non i primi 60′ in campo. Verona e Torino tengono ritmo alto ma poi nel finale si chiudono e soffrono, le grandi squadre invece devono fare di più.
Perché ho smesso di giocare a calcio? Ci ho riflettuto, ho cercato un altro progetto in Serie A e mi è arrivata l’offerta di DAZN. Sono molto contento e soddisfatto di quello che ho raggiunto. Aspettare agosto non era bello perché andavo veramente a rimpiazzare e basta. Siccome mi sono tolto grandi soddisfazioni in carriera ho scelto poi questa cosa. Il Napoli più forte contro cui ho giocato? Quello di Sarri, tutte le partite avevamo il mal di testa, lo abbiamo sempre sofferto nonostante facessimo bene“.