Spalletti: “Senza il capitano e il comandate confidiamo negli altri ufficiali in squadra. L’Atalanta può vincere lo scudetto!”

Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, parla in conferenza stampa in vista della delicatissima sfida che attende gli azzurri domani contro l’Atalanta a causa soprattutto delle assenze. Ecco tutte le dichiarazioni del mister azzurro:

“Si sceglie la squadra in base a quelli che rimangono. I ragazzi hanno già dimostrato nelle difficoltà quanto ha a cuore questa maglia, lo si vede quotidianamente durante gli allenamenti. Non c’è miglior occasione di dimostrarlo in campo quando si è chiamati in causa. Siamo il mezzo per raggiungere la nostra felicità e quella della gente che ci sta vicino. Siamo partiti per degli obiettivi ben chiari, poi vediamo il viaggio dove ci porterà. L’Atalanta è un cliente scomodo perché sono costruiti bene. Abbiamo le caratteristiche per mettere in difficoltà la compagine bergamasca, dobbiamo cercare di non diventare passeggeri dell’Atalanta”.

“Tornando sulla squalifica posso dire che io vengo cancellato dal mondo in cui vivo, perché io sono un allenatore. Spendo del tempo durante le riunioni a parlare di come stare in campo, come comportarsi in panchina. Bisogna saper accettare gli errori arbitrali, come posso sbagliare io nel chiedere un qualcosa di sbagliato alla squadra oppure commettendo un errore in una sostituzione. Dover restare fuori nelle prossime partite mi dispiace, amo vivere i match in prima persona”.

“Infortunati? Con queste partite così vicine l’una dopo l’altra non è facile gestire la situazione. Oggi una partita non è sicura sul 2-0, può cambiare da un momento all’altro anche grazie alla novità delle cinque sostituzioni. Noi siamo sotto una tempesta, perché oltre agli infortuni si è messo di mezzo anche il Covid”.

“Noi siamo ancora in grado di mandare in campo 16 giocatori almeno. Anche se ci mancano il capitano e il comandante abbiamo altri ufficiali nella nostra squadra. Mertens, Di Lorenzo, Mario Rui, Ospina, Rrahmani, Zielinski. Gente tosta quando gli chiedi un lavoro sul campo”.

“Dobbiamo essere bravi a direzionare la partita in base alle nostre qualità, non le loro. Questo farà la differenza, dobbiamo evitare duelli, loro vincerebbero così“.

“Se l’Atalanta gestirà tanto il pallone diventerebbe inevitabile subire il loro gioco. Contro il Sassuolo non siamo riusciti ad evitarlo negli ultimi venti minuti. In Emilia quelle volte che si è recuperato palla non siamo riusciti a creare una controffensiva”.

Demme e Politano verranno valutati, eviterei di dare altre notizie a Gasperini che è già molto bravo a preparare le partite, quindi meglio non dire troppo”

“Quando si vive lo stadio bisogna comportarsi bene, è necessario andare a prendere quelle cose che ci fanno divertire e che ci danno la possibilità di avere un sostegno da tutti. I calciatori avvertono la necessità di essere supportati dal nostro stadio pieno”.

Juan Jesus lo conosco da diverso tempo. La cosa più significativa è come viene accolto un calciatore quando arriva nello spogliatoio. Ha esperienza, forza, è un calciatore che ha conoscenze ed è chiaro che farsi trovare pronto è quello che fa la differenza. Ha tutte le caratteristiche per svolgere i suoi compiti”.

“Mertens è il capitano domani, è lui che ci guiderà e ci farà strada!”

“A me piace tutto di Gasperini, sono andato a vederlo allenare, siamo stati a cena insieme. È stato tra i primi a scegliere una nuova strada e poi basta vedere quello che ha fatto con l’Atalanta in questi anni!”

“Cosa possiamo fare per evitare infortuni? Dobbiamo trovare il modo di gestirli bene. Bisognerebbe avere la possibilità di ore straordinarie durante una giornata per farli recuperare. Non è facile. Quando si gioca ogni tre giorni non puoi farli lavorare dopo la partita e prima dell’altra. C’è anche il problema viaggi da considerare. Però poi sono queste le capacità di una persona mentalmente forte che riesce ad equilibrare tutto. Non siamo dei robot ma abbiamo a che fare con dei professionisti davvero eccezionali

“L’Atalanta è una squadra che può ambire allo scudetto. Chi è favorito? Non mi interessa, quello che invece voglio è che la mia squadra faccia il suo dovere“.

Ounas è pronto, riesce a tenere a distanza il suo avversario e mi dispiace che non c’è stato nelle ultime partite. I due terzini possono andare a prendere la posizione interna”.

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