L’ex arbitro: “Giusto non fischiare rigore a Di Lorenzo, ma c’è un problema”

Il match tra Juventus e Napoli ha dato vita a diverse polemiche in merito alle decisioni arbitrali. Sono tre gli episodi che mettono la terna arbitrale sul banco degli imputati.

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, durante la trasmissione Radio Goal, è intervenuto Claudio Gavillucci. L’ex arbitro di Serie A ha chiarito i tre episodi che hanno generato le maggiori diatribe. Di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione:

Juventus Napoli arbitraggio
Juventus Napoli

Rigore per la Juve? “Il movimento di Mertens non è congruo con nessuna dinamica di gioco. Lui prova a spostare Morata e si prende già un rischio perché è in area di rigore. Probabilmente se fosse stato un difensore avrebbe marcato Morata diversamente. Il braccio è largo senza alcun motivo e quello è calcio di rigore”.

Il gol della Juve è regolare? “La premessa è quella che durante la gara l’arbitro ha lasciato molto correre. In senso assoluto, quello su Demme è fallo. Per quanto riguarda la mano, probabilmente è involontario e non c’è immediatezza. Il Var non sarebbe potuto intervenire. Il contrasto non era un intervento da Var, ma era fallo”.

Contatto Di Lorenzo? “Questa è una battaglia che io porto avanti da giorni. Io continuo a dire che la chiamata del Var sul contatto Dumfries-Alex Sandro durante Inter-Juventus del 24 ottobre scorso è sbagliata. Anche se l’AIA ha detto che era giusta. Secondo me quello non era rigore e non lo è nemmeno quello su Di Lorenzo, ma per una omogeneità di giudizio nel campionato bisognava fischiare. Il motivo per cui venne chiamato Mariani, è che non vide il tocco di Alex Sandro sul pallone. L’unica discriminante è che probabilmente Sozza ha riferito di aver visto il contatto con il pallone”.

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