Ieri il Napoli è riuscito a portare via da Verona tre punti fondamentali che, visto il pareggio dell’Inter a Torino, accorciano ancora di più le distanze tra le prime tre squadre (dato che i nerazzurri devono ancora recuperare una gara).
Non devono però passare inosservati gli ennesimi episodi di discriminazione territoriale e razzismo, da condannare fermamente. Prima dell’inizio del match, infatti, è stato esposto uno striscione con le coordinate della città di Napoli, come se fosse un indicazione per un bombardamento.
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Dallo sport alla politica: “È ripugnante”, “Sono inorridito”, “È indegno”
“Lo striscione contro Napoli e i napoletani esposto da tifosi, o presunti tali, dell’Hellas Verona è grave e va condannato da tutti, senza distinguo e senza giustificazioni. È un messaggio ripugnante“.
Questo il commento del ministro degli Esteri Luigi Di Maio, mentre l’Hellas si scaglia contro questi “tifosi” direttamente con una nota ufficiale: “Condanniamo qualsiasi atto, gesto ed esternazione che possano generare incitamento all’odio“.
Parole dure anche dai sindaci delle rispettive città. Sboarina (Verona) afferma che “sulla guerra non si deve ironizzare. Gli sfottò tra le tifoserie sono sempre esistiti, ma lo striscione esposto non ha il sapore della goliardia”, mentre Manfredi (Napoli) si espone così: “Lo sport non deve mai incitare all’odio, al razzismo e alla guerra. Lo striscione apparso all’esterno dello stadio del Verona non offende solo Napoli, ma l’intero popolo ucraino che vive il terrore delle bombe. Sono inorridito“.
Durissimi anche il governatore del Veneto Zaia (“è indegno e non c’entra nulla col tifo o col calcio. C’è da vergognarsi, ma Verona non è quello striscione”) e l’ad della Serie A De Siervo (“Esprimo totale condanna, a nome dell’intera Lega Serie A, contro lo striscione apparso a Verona. In un momento tragico per l’invasione dell’Ucraina solo degli idioti possono immaginare un tale striscione, e bene ha
fatto l’Hellas Verona a censurare tale atto”).
Tante (belle) parole, pochi fatti: non verranno presi provvedimenti
Le diverse parole sopra riportate sono tutte da appoggiare e condividere, ma ancora una volta sono destinate a rimanere tali. Secondo Il Mattino, infatti, non verranno presi provvedimenti nei confronti del Verona poiché il fatto è avvenuto fuori dallo stadio, non durante una gara ufficiale.
Sarà quindi compito delle forze dell’ordine locali, oppure del club, cercare di reperire gli autori dello striscione e punirli come meritano.
C’è, tuttavia, un’altra possibilità di multa per l’Hellas, ovvero per i cori razzisti di alcuni ultrà segnalati dalla Procura federale al giudice sportivo.