Cala il sipario al Maradona e gli oltre 50mila tifosi azzurri abbandonano il campo delusi da un risultato finale che scombina le carte in tavola. Il successo nelle ultime tre gare aveva rimosso l’amarezza di quello 0-1 contro il Milan, ma la sconfitta con la Fiorentina rimanda tutti nel baratro di quel pessimismo cosmico che lascia poco spazio ai sogni nel cassetto.
Tre punti persi. Ancora una volta tra le mura amiche. Delle sei sconfitte realizzate dal Napoli, ben cinque sono arrivate sotto gli occhi dei tifosi partenopei al Maradona. Quasi come se i giocatori non fossero più abituati allo stadio gremito, ai cori e al sostegno. Forse troppa pressione? 55mila spettatori e troppe aspettative da non deludere. Forse è sempre solo quella paura che taglia le gambe e spezza il fiato. Fatto sta che la squadra di Spalletti ha ceduto il passo ieri ad una più concisa e pulita Fiorentina.
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Il difetto del Napoli
Buono l’approccio degli azzurri al match: quindici minuti di tutto rispetto, che presentano, illudendo, una gara dall’esito diverso di quello realmente concretizzatosi. Quindici minuti di palle gol, di manovre determinanti, di spunti interessanti, ma con un grave difetto: la poca incisività sotto porta. Il Napoli, come spesso è avvenuto in questa stagione, ha avuto difficoltà ad indirizzare la sfera tra i pali di Terracciano e a fare male al momento giusto.
Una scelta sbagliata, un gesto tecnico impreciso, un passaggio confusionario. Errori banali nei momenti determinanti. Errori banali, che pagano sempre.
Pesa, però, anche qualche scelta sbagliata da parte di Luciano Spalletti, che perde la rivincita su Vincenzo Italiano dopo la disfatta in Coppa Italia. Rischiare giocatori fuori forma, per quanto importanti, non è sempre la decisione giusta. Fabian Ruiz e Zielinski, entrambi in condizioni non ottimali e schierati in campo in fasi alterne nelle ultime tre partite, sono scesi in campo fianco a fianco contro la Fiorentina, con risultati deludenti.
La stoccata di Italiano
Nelle ultime otto giornate di campionato i viola hanno conquistato 17 punti, realizzando 5 vittorie, due pareggi e una sconfitta: primato in Serie A al pari di Sassuolo e Juventus. Non solo demeriti del Napoli, quindi, ma anche tanti meriti alla Fiorentina.
Una squadra che resiste all’assalto iniziale con determinazione e che carica di quella forza inizia a dominare il centrocampo, indirizzando a proprio piacimento le sorti della partita. Decisivo il gioco strutturato dal tecnico viola sulle fasce, in particolare con gli esterni offensivi, da cui arriva infatti il vantaggio iniziale che porta la firma di Nico Gonzalez.
La sfida Spalletti-Italiano, quindi, la spunta nuovamente il secondo, dopo la debacle azzurra in Coppa Italia. Otto gol realizzati al Napoli in due partite sono il segno di una vittoria tattica, oltre che di prestazione in campo. L’allenatore viola cavalca, così, l’onda dell’entusiasmo e trascina una squadra con l’ambizione dell’Europa verso le parti alte della classifica.
Pronti a reagire, ancora una volta
Così come è avvenuto contro il Milan, i tifosi del Napoli si aspettano una reazione ed una squadra in campo contro la Roma pronta a dare il tutto per tutto per conquistare i tre punti.
Tifosi delusi ieri, senza dubbio, ma sempre al fianco dei giocatori. La reazione dagli spalti al triplice fischio, infatti, è stata di tutto rispetto. Il Napoli ha abbandonato il campo tra gli applausi e i cori nonostante tutto. Tra la maturità di un popolo amareggiato, ma non ancora pronto a smettere di sognare.