Il caso plusvalenze è finito con la caduta delle accuse nei confronti degli undici club italiani (tra cui Napoli e Juventus) indagati: tutti prosciolti, nessuna multa per le società e nessuna inibizione per i presidenti. Per molti, questo è stato l’ennesimo flop della Procura Federale, incapace di far fronte a questo problema. Anche il giornalista e direttore di Sportitalia, Michele Criscitiello, nel suo editoriale su Tuttomercatoweb, ha attaccato FIGC e Procura.
“Il caso plusvalenze, l’enfasi mediatica e la gestione del processo porterebbero ad una sola cosa, in un Paese normale: azzeramento dei vertici federali e Procura Federale da radere al suolo. Non è la prima volta e non sarà l’ultima ma questa fa più scalpore perché di mezzo c’erano i top club. La Procura Federale, da anni, non ha più motivo di esistere. È diventata una costante barzelletta. Come il giudice sportivo e come tutto il sistema che ruota attorno alla FIGC. Federazione che andava rivoluzionata dopo la figuraccia mondiale. Il caso Plusvalenze è roba da indagine della procura… della Repubblica. Ma ad essere sotto inchiesta dovrebbero essere i vertici della procura federale e non i club. Sono partiti senza mezza prova, hanno voluto massima visibilità per poi accorgersi durante il percorso che anche se potevano avere ragione sicuramente non avrebbero avuto materiale per inchiodare nessuno. Se c’è un tema soggettivo è proprio il valore di un calciatore. I club hanno fatto a pezzi la procura che il giorno dopo doveva chiedere scusa e dare le proprie dimissioni”.