L’ex giocatore e opinionista Lele Adani ha rilasciato un’intervista ai microfoni dell’emittente Radio Kiss Kiss Napoli nel corso della trasmissione Countdown. Di seguito, quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Il Napoli quando doveva confermarsi non c’è riuscito. La stagione va vista in maniera positiva nel complesso, ma per le opportunità sprecate lascia molto l’amaro in bocca. Per lunghi tratti era meritevole di arrivare davanti a tutti, ma spesso – soprattutto al Maradona – non si è confermata. Per qualità di calciatori avrebbe meritato, anche più del Milan. Inter, Juventus e Napoli erano molto avanti rispetto ai rossoneri che avevano come obiettivo Champions. Se oggi possono vincere lo Scudetto, gli va dato merito”.
Poco coraggio nell’osare con Mertens e Osmihen insieme in campo? “Alla luce di quello che abbiamo visto, il calo di Zielinski è stato vistoso e ripetuto. Probabilmente, valutando la forma di Mertens e la sua capacità di giocare da sottopunta, si poteva pensare di osare. Mertens ha fatto ampiamente la sua parte”.
Cosa manca per vincere lo Scudetto? Manca una figura carismatica come quella di Maradona?: “Quello che penso di Maradona dovrebbero farlo tutti e ogni giorno sulla terra così sarebbe migliore. Lui è la figura del campione sommata a quella del grande leader. Il Napoli avrebbe dovuto avere una figura capace di portare sulle spalle il peso di giocare allo stadio che porta quel nome”.
“C’è un calciatore che mi ha sorpreso”
Sull’ambiente: “Innanzitutto, credo che il Napoli abbia visto tre anni di calcio con Sarri come poche squadre hanno goduto. Questa cosa va tenuta in considerazione, quello che abbiamo visto in quel triennio è un qualcosa di irripetibile e un vanto per il nostro calcio. Il percorso del Napoli di questo decennio è fatto proprio di questo tipo di proposta, e i napoletani in maniera naturale ‘pretendevano’ qualche vittoria. Il pubblico ha fatto fatica ad accompagnare la squadra quest’anno, ma l’ultimo dei problemi è proprio questo e i giocatori dovranno comunque fare di tutto per portare dalla propria parte i tifosi”.
Su Zanoli: “Mi è piaciuto molto a Bergamo. Ha un’ottima interpretazione del ruolo e un ottimo cambio di passo. Di Lorenzo è stato uno dei più continui del Napoli ma comunque non l’ha fatto rimpiangere in quell’occasione”.
Su Spalletti: “Chiaramente ci sono delle tappe che vanno a incidere negativamente, ci sono dei momenti in cui ha sbagliato e anche lui lo ha ammesso. Per il resto, ha fatto un cammino giusto, nonostante le difficoltà. La sua bravura è stata nel valorizzare di alcuni giocatori come Rrahmani e Juan Jesus, così come Lobotka. Ha migliorato anche la classifica e ha riportato la squadra in Champions. In ogni caso, ci deve essere un’unione di intenti”.