Spezia-Napoli, valida per l’ultima giornata di Serie A, passerà alla storia, ma non per fatti avvenuti nel rettangolo di gioco. Passerà bensì alla storia per gli scontri avvenuti prima, durante e dopo la sfida tra le due tifoserie.
La Digos della Questura della Spezia – fa sapere La Città della Spezia – ha infatti annunciato che acquisirà i filmati dell’impianto di videosorveglianza in alta definizione dello stadio “Alberto Picco”. Questo per tentare di identificare i tifosi che, a partire dal decimo minuti del primo tempo, hanno interrotto il match con un’invasione di campo.
Tutto è iniziato quando un gruppo di tifosi del Napoli hanno scavalcato le recinzioni per provare ad aggredire i tifosi avversari con cinghie e aste di bandiera. Prima dell’intervento risolutivo delle forze dell’ordine, Koulibaly è stato ripreso mentre tratteneva un tifoso armato di cinghia. Alcuni steward sono rimasti feriti.
Nel frattempo dall’altra parte del campo, un gruppo di tifosi spezzini è riuscito a entrare in campo, venendo poi bloccato dagli stessi giocatori dello Spezia, prima che la situazione trascendesse.
Già prima della partita si erano registrate delle tensioni tra le tifoserie. Alcuni tifosi di casa hanno raccontato di essere stati colpiti da un gruppo di tifosi napoletani a brodo di pulmini con aste di bandiere. Fermati poi da lanci di oggetti ai pulmini dei tifosi di casa. Anche un poliziotto è rimasto lievemente ferito nel pre partita.
A fine partita poi, un nutrito gruppo di ultras dello Spezia si è presentato all’incrocio tra Via XV Giugno e Via dei Pioppi, da dove sarebbero dovuti transitare i tifosi del Napoli. La pronta reazione delle forze d’ordine ha evitato un probabile scontro su larga scala. E’ in questo frangente che un tifoso del Napoli ha subìto una ferita ad una mano, quando un petardo è esploso inavvertitamente mentre lo maneggiava.
I video ripresi all’interno e nelle adiacenze dello stadio serviranno per emanare eventuali Daspo ma non è escluso che, per i fatti più eclatanti, si arrivi anche alla denuncia.