Il campionato è ormai terminato da una settimana, i giudizi sulla stagione sono andati. A bocce ferme e a mente fresca, è giusto però dare un’occhiata anche al futuro, prossimo e non solo. Come diceva un certo Massimo Troisi, non uno qualsiasi, “Ricomincio da tre”.
E così sia, che il Napoli riparta da tre: Kalidou Koulibaly, l’indiscusso Comandante, Stanislav Lobotka, metronomo di centrocampo, e Victor Osimhen, trascinatore del reparto offensivo a mani basse. Il tutto ovviamente accompagnato dalla mente sempre sul pezzo di Luciano Spalletti, attuale tecnico azzurro.
Questo post in breve
Ciclo finito, ma che aspetto avrà il Napoli che verrà?
Il futuro, da lontano, assomiglia ad un grande punto interrogativo in trasformazione. Probabilmente cambierà poco almeno fino all’inizio del calciomercato, quando il Napoli comincerà a mostrare chiaramente agli occhi di tutte le strategie, anche progettuali.
Gli arrivi di Olivera e Kvaratskhelia ci suggeriscono in primis un netto aumento di fisicità, abbinato ovviamente alla giusta tecnica che agli azzurri non è mai mancata. Che sia l’inizio di un progetto incentrato sui giovani, magari sulle orme di un Milan ormai consacratosi come vincente? Chissà, soltanto il tempo ci darà una mano a capire se si sta viaggiando sulla retta via.
Koulibaly, Lobotka, Osimhen: sono gli uomini giusti?
Il Napoli ha dimostrato nelle recenti uscite stagionali di faticare, nonostante le prestazioni dei degni sostituti (vedi Juan Jesus e Demme), senza i tre moschettieri precedentemente citati. Motivo per cui diventa semplice immaginare che si debba ripartire proprio dagli insostituibili.
Kalidou Koulibaly, prossimo a diventare il nuovo capitano azzurro, è da anni uno dei migliori difensori centrali del pianeta: impossibile pensare di dare il via ad un nuovo ciclo senza il 26, linfa vitale per il suo allenatore, oltre che per l’ambiente partenopeo al quale si è dimostrato sempre molto legato.
Stanislav Lobotka, un fantasma fino allo scorso anno, ha dimostrato di possedere doti quasi magiche palla al piede: nasconde come pochi la sfera di gioco agli avversari, pressanti e alla spasmodica ricerca del pallone. A centrocampo si riparte dal 68, senza se e senza ma, prima di tutti gli altri.
Poi c’è Victor Osimhen, capocannoniere degli uomini di Spalletti, capace di far sembrare roba da niente salti che neanche Tamberi ai Giochi Olimpici. Si ha l’impressione che il prossimo possa davvero essere l’anno giusto per diventare un top al livello dei vari Haaland e Vlahovic. Non a caso è stato premiato come miglior U-23 del nostro campionato: il 9 non si tocca.
Rinnovamento, addii dolorosi come quelli di Insigne e Ghoulam: tutto questo porterà alla prossima stagione del Napoli, che smantella definitivamente gli uomini dei 91 punti per provare a puntare ad un nuovo record, e magari anche ad un trofeo.
L’ambiente Napoli è pronto a sognare nuovamente un lieto fine, come nelle migliori favole, o nei migliori film, per restare in tema.