A Radio Marte nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Mattia Grassani, avvocato del Napoli e del Bari. Ecco quanto evidenziato:
“Per arrivare al CONI non si poteva non passare per la Corte Federale d’Appello. Il presidente è fortemente determinato a far valere un principio che secondo noi è sacrosanto: il divieto ad avere due club ci deve essere soltanto quando le squadre militano nella stessa serie. Infatti non crea danno che il Bari sia in Serie B ed il Napoli in Serie A”.
Secondo l’avvocato del Napoli quindi il problema si presenterebbe solo se il Bari venisse promosso in serie A: “Che succede se il Bari sale in Serie A? Non contestiamo il principio che due proprietà facenti capo alla stessa persona non si possano affrontare. Però se si verificasse questo scenario, esiste una procedura secondo la quale chi detiene i due club ha uno scivolo per vendere uno dei due. Se non c’è l’acquirente pronto uno dei due club viene escluso dal campionato. È quello che sarebbe accaduto alla Salernitana se non fosse stata ceduta in extremis”.
Grassani ha poi parlato delle tempistiche del ricorso: “Quando verrà discusso il ricorso al CONI? Entro 10 giorni la Corte Federale d’Appello pubblicherà le motivazioni. Da quel momento partirà il contagiri di 30 giorni per ricorrere al Collegio di Garanzia dello Sport. Con questo si esauriranno i gradi sportivi. Anche per la gara con la Juventus di ottobre 2020 fu ribaltata la sentenza al CONI. Teniamo presente che il CONI è un organo esterno alla federazione e noi confidiamo in una valutazione differente rispetto ai due gradi federali”.
Per quanto riguarda potenziali acquirenti Grassani ha risposto: “Se c’è qualcuno interessato al Napoli o al Bari? Lo escludo, lo avrei saputo. Non c’è notizia che possa portare ad un certo tipo di informazioni. La norma introdotta disincentiva un investimento massiccio in Italia. Vediamo come andrà a finire, poi ragioneremo”.