Luciano Spalletti, tecnico del Napoli, ha parlato in diretta dalla sala stampa dell’SSCN Konami Training Center di Castel Volturno per presentare la sfida di campionato contro lo Spezia. Appuntamento domani ore 15:00 allo Stadio Diego Armando Maradona. Di seguito quanto evidenziato dalla nostra redazione:
“Napoli-Liverpool vale quanto Napoli-Spezia? L’obiettivo è avere una concentrazione corretta sempre, non solo sul nome dell’avversario. L’obiettivo è vincere le partite, al di là di come si chiama l’avversario. Saper vincere una gara, anche se prestigiosa, significa far bene le cose per 100 minuti. Per scrivere pagine importanti, per avere ambizioni tipo quella del quarto posto, che è un risultato ambizioso per il nostro campionato, significa dover fare le cose corrette in qualsiasi tipo di gara ci si ritrovi a giocare nel corso del cammino. È questo che fa la differenza”.
“Le condizioni di Osimhen? Mi attengo alla nota ufficiale; dispiace molto, ma chiaramente è un qualcosa che può capitare e bisogna metterlo in preventivo. Abbiamo elementi altrettanto forti per sostituirlo. Per il suo ruolo Simeone o Raspadori sono i candidati a sostituirlo: sarà uno di loro due, per essere più precisi bisogna attendere domani. Funziona così nelle gare ravvicinate: bisogna prendersi tutto il tempo per giocare e acquisire minutaggio, ma stanno bene entrambi”.
“Gotti? Lo stimo, l’ho conosciuto bene, so come prepara le partite, so il calcio che attua, l’abbiamo già visto, ha fatto buone prestazioni ovunque. Se analizziamo le ultime gare dello Spezia si vede che è bravo a creare densità sull’uomo e a ripartire forte in contropiede con questi due tutta fascia che creano sempre difficoltà”.
“Io non lo so cosa organizzerà Gotti, ma dobbiamo sapere che quello che è successo l’anno scorso è una cosa che può ricapitare se non siamo perfetti. Tu hai in pugno la partita, ma basta un’occasione per perdere il controllo della situazione e quindi non bisogna concedergli neanche un’occasione, bisogna essere perfetti. Sono tre punti altrettanto fondamentali, come quando giochiamo con squadra di blasone, come contro il Liverpool. Siamo ambiziosi“.
“Sarà lo stesso Napoli visto contro il Liverpool? Abbiamo sempre provato a costruire un carattere e un tipo di gioco di livello in modo da affrontare ogni partita nel modo giusto. Quando abbiamo giocato col Barcellona, perdendo con tanti gol di scarto, secondo voi quell’atteggiamento era sbagliato? Lo potete dire anche voi; quando io propongo qualcosa e va male, ho sbagliato io, quando propongo qualcosa che non vi andava bene e va bene, allora avete sbagliato voi. Non posso sbagliare solo io, viceversa sbagliate anche voi. Contro il Barcellona abbiamo tentato le stesse cose fatte contro il Liverpool, ma dopo tre minuti abbiamo preso gol su quell’angolo battuto male. Contro questa rigiochiamo uguale? Li andiamo a prendere alti? Tutti ora diranno sì. Per questo proviamo a costruire qualcosa con costanza in tutte le partite, si tenta questo calcio qui. Abbiamo costruito due-tre palle gol strappando palla sul loro inizio azione”.
“Il modulo sarà lo stesso? Per i giocatori che abbiamo a disposizione noi, l‘ipotesi è giocare 4-2-3-1 anche se c’è dentro Zielinski o Elmas e giocare 4-3-3 anche se c’è dentro Raspadori e Simeone. Si passa da lì: Raspadori può fare il trequartista dietro la punta, quello che parte centrocampista e finisce dietro la punta e attacca la difesa insieme ad Osimhen, non cambia molto. Ndombele da mezz’ala? Lui ha fatto tutti e due i ruoli, gli si può chiedere tutte e due le cose. Sta molto meglio, è dentro il gruppo, scherza e fa tutto quello che fanno gli altri; accetta con piacere le decisioni, fa vedere ogni tanto la qualità delle sue giocate e delle sue imbucate perché guarda spesso davanti e poco vicino”.
“Kim e Rrahmani? Sono soddisfatto perché tutti e due hanno accettato, sul finire di partita, questo uomo contro uomo. Quando hanno palla, non si limitano a tenere palla, ma cercano sempre di far partire l’azione e tentare di dare un contributo ai compagni per dare una palla più pulita. Loro ci stanno molto attenti a questo, lo stanno facendo bene. Sono molto forti a giocare a campo aperto, accettano di alzarsi per l’uno contro uno e questo è importante per la squadra“.
“Turnover? Bisogna portare a casa questa vittoria, poi altri ragionamenti si faranno dopo. Io non voglio buttare acqua sul fuoco per nascondere qualcosa: le potenzialità del gruppo sono molte, mi sforzo a dire che poi ci vuole questo carattere, questa disponibilità nel cambiare il colore delle maglie dagli occhi di tutti quelli che fanno parte dell’ambiente. Se domattina quando si alzano vedono ancora rosso, è sbagliato: loro avranno le maglie bianche ed un atteggiamento differente. Da parte nostra servirà la qualità nell’adattamento alla partita ed al clima che sicuramente sarà diverso. Il clima da Champions è difficile da ritrovarlo, in due anni io non l’avevo mai visto. Sarà il nostro atteggiamento a fare la differenza. Domani è un’occasione perfetta per dimostrare che vogliamo essere sempre quelli visti col Liverpool. Si parla di costruire una costanza di rendimento”.
“Zerbin e Gaetano? Grande emozione far esordire Zerbin in Champions League, un ragazzo che fino allo scorso anno era in Serie B. Anche Gaetano è di quella pasta lì: entrambi hanno gli occhi addosso degli operatori di mercato. Ce li avevano chiesti in molti, ma abbiamo deciso di tenerli e quindi abbiamo delle buone intenzioni relative alla loro crescita. Il passaggio difficile da accettare è quello dei vuoti, quello delle partite non giocate. C’è bisogno di allenarsi con disponibilità da parte loro e motivarsi dopo una gara in cui non hanno giocato. Le possibilità le avranno: Zerbin l’ha subito sfruttata, ha fatto bene quando entrato, non s’è lasciato intimorire, ha forza, corsa. Gaetano ha una qualità straordinaria e ci farà comodo in momenti in cui non avremo altri a disposizione”.
“Io spero che i giocatori sappiano offrire di nuovo quello spettacolo che i tifosi vogliono vedere. Sognavo in questi due anni che un giorno all’improvviso i tifosi si sarebbero innamorati di nuovo di loro: a fine partita l’ho visto e sono fiducioso per il futuro. Avere addosso l’entusiasmo dei tifosi può servire molto ad una squadra giovane come la nostra“.
“Indicazioni dalla UEFA per Rangers-Napoli? Niente, nessuna comunicazione per ora. Ci atteniamo a ciò che sappiamo e si va diritti nel farsi trovare pronti martedì; per ora mettiamo in pratica questo. La gara di domani può dirci che siamo un grande Napoli, ci dirà che livello abbiamo saputo raggiungere. Non è una sola partita a cambiare il futuro della tua carriera, ma è quello che accade di partita in partita. Per ora abbiamo fatto vedere che siamo sulla strada giusta, ma il grande Napoli dobbiamo ancora vederlo per tante partite”.
“I gol sono sempre frutto delle qualità delle giocate. Il galleggiare di Simeone sulla linea è fondamentale in alcuni tratti delle gare: contro il Liverpool, in un determinato momento, i due centrali di difesa erano più alti perché dovevano far gol. Se quindi metti qualche palla improvvisa dietro la linea dei difensori, giocata che fa parte delle carattestiche di Anguissa, Simeone è uno di quelli che può sfruttare situazioni simili e palle velenose di questo tipo. Sono quelli i momenti cruciali: mettere il pallone dietro la linea e non sforarla a tutti i costi“.
“Il gol di Simeone e il sogno che si realizza? Aver creato una squadra giovane è anche per queste intenzioni. Prendere ragazzi che abbiano voglia di esprimersi e divertirsi fa bene al calcio, a noi, ma anche a loro. Per quanto riguarda Simeone, quello che è importante è essere lì e sapere che in base al suo atteggiamento può esaudire i suoi sogni e può servire a tutta la squadra“.
“Il centrocampo? Dì lì passa molto, loro gestiscono il 70% delle situazioni di gioco in entrambe le fasi. Sono stati bravissimi sia come recupero palla che come qualità di palleggio. Io su Zielinski non ho mai avuto grossi dubbi. Si tratta di un calciatore riconoscibile per le qualità che ha; gli ha fatto bene quello che abbiamo detto in ritiro, cioè ritagliargli dieci metri di spazio giocando più in basso. Attaccando di più la linea si ritrova comunque spesso lì, davanti, quindi in realtà cambia poco. Avere più raggio d’azione gli dà benefici, l’anno scorso fece bene anche da mediano perché ha corsa lunga”.
“Rigorista? Io posso intervenire, ma se si mettono d’accordo da soli è meglio in base allo stato emozionale, così è più facile. Il secondo rigore contro il Liverpool? Osimhen ha voluto batterlo, era tranquillo, era difficile andare a prendergliela, era convinto ed è uno che li ha tirati in passato diversi. Raspadori e Simeone li battono benissimo entrambi“.
“Sirigu? Prima di tutto ci piacere avere a che fare con uno come lui, è uno con carattere top per uno spogliatoio, oltre ad essere un portiere top. Li sveglia tutti quelli davanti a lui. Non sarebbe difficile usufruire delle sue qualità, ma finora mi avete detto che facevo confusione avendone due, ora lasciamo tranquillo Alex sennò dice che non è vero che è il titolare (ride, ndr)“.
Napoli-Spezia: turnover per Spalletti?
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport, in occasione della sfida di domani, il tecnico di Certaldo pare intenzionato a cambiare un uomo per reparto in modo da dare riposo a chi è stato impegnato maggiormente in questo avvio di stagione.
Sembra che Spalletti voglia dare spazio e Juan Jesus che non ha ancora visto il campo da inizio stagione. Il brasiliano è pronto a sostituire Kim. A centrocampo, dovrebbe rifiatare Anguissa e Ndombele è l’indiziato numero uno per sostituirlo. In attacco, la scelta è forzata; Osimhen non sarà della partita a causa dell’affaticamento muscolare accusato contro il Liverpool e dovrebbe lasciar posto a Giovanni Simeone reduce dal primo gol in maglia azzurra proprio contro i Reds.
La probabile formazione:
Napoli 4-3-3: Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui; Ndombele, Lobotka, Zielinski; Lozano, Simeone, Kvaratskhelia. All. Spalletti