Il ragazzo ha tutte le attenuanti del caso. Giocare in un campionato nuovo, alla sua giovane età, ambientarsi in una città nuova non è mai facile e soprattutto in una città esigente dal punto di vista calcistico come lo è Napoli. Però c’è da dire che la prima stagione in maglia azzurra di Fernandez non è stata di certo esaltante.
Fernandez ha vissuto all’ombra di Cannavaro e Campagnaro, costituendone la prima riserva in caso di necessità, ma non sempre l’argentino ha fornito prestazioni all’altezza. Non tutto è stato da buttare via, ma l’ago della bilancia pende molto molto di più dal lato delle ombre che non da quello delle luci.
Il talento c’è ma ha bisogno di giocare con più continuità per acquisire la sicurezza di cui necessita per poter davvero giocare al altri livelli. Dalle poche occasioni che lo si è visto in campo, talvolta sembra accusare una timidezza che gli fa compiere errori madornali. Mazzarri durante l’anno non lo certo aiutato presentandolo sul settore centro-destro della difesa, una posizione che non gli calza per caratteristiche tecniche e fisiche.
Si ricorderà di lui, sicuramente, la bella ed inutile doppietta di Monaco di Baviera, ma c’è da dire che con l’argentino in campo il Napoli era sotto di tre reti dopo venticinque minuti; la medaglia va guardata da ambo i lati e la partita di Momnaco rappresenta la metafora perfetta per descrivere la stagione del ragazzo.
Si spera che l’estate porti consiglio e qualche miglioria per questo ragazzo che potrebbe, se migliorasse sotto certi aspetti, dare una grossa mano al reparto difensivo, troppo spesso nell’occhio del ciclone.