Lorenzo Insigne, ha parlato nel corso di un’intervista ai microfoni di Dazn, in occasione dello speciale Toronto Little Italy, disponibile da oggi sulla piattaforma streaming.
L’ex capitano del Napoli è passato al Toronto quest’estate dopo una vita passata con la maglia azzurra del Napoli e quest’intervista è stata un’occasione per ripercorrere le tappe che hanno portato al suo addio, oltre che per analizzare questa nuova avventura.
Insigne: “Quando lascerò Toronto, sarà per tornare a Napoli”
Di seguito quanto riportato:
“A me a volte fa strano, io vorrei vincere sempre. Quando perdi, non ti danno modo di essere nervoso. Mi devo ancora abituare a questo, come anche all’andare allo stadio un’ora e mezza prima della partita. Però fa piacere godersi di più la famiglia“.
“Non aver vinto è un rimpianto, ci siamo andati vicini sia con Sarri che con Spalletti. Spero che un giorno possa raggiungere questo traguardo, i tifosi danno tanto e se lo meriterebbero”.
“Non ho mai riguardato il video del mio addio al Maradona, altrimenti mi viene sempre da piangere. Fa male non poter essere in campo con loro ma è la vita, non ho rimpianti. Ho dato tutto e spero che i tifosi siano sempre orgogliosi e fieri di me. Soprattutto nell’ultima partita ho sentito tanto l’affetto dei tifosi, dispiace averlo sentito negli ultimi giorni. Sono stato molto bene a Napoli e non posso nascondere che mi manca giocare con quella maglia. Qualche tifoso ci è rimasto male del mio addio e del mancato rinnovo, ma non dipendeva solo da me. Napoli è casa mia, se andrò via da qua è per tornare a Napoli“.
“Ho mandato un messaggio a Di Lorenzo perché è lui il nuovo capitano: è il mio erede. Gli ho fatto un in bocca al lupo perché non è facile essere capitano al Napoli, però lui ha tutte le potenzialità per farlo. In qualsiasi momento, se avrà bisogno di un consiglio ci sarò, perché so cosa significa fare il capitano e giocare con quella maglia. Ha carattere, lavora tanto e sta sempre a disposizione del mister e dei compagni, e ha esperienza, abbiamo vinto l’Europeo insieme. Sono contento che sia lui il mio erede”.