Una delle fortune di questo Napoli è sicuramente il reparto difensivo, che dopo l’addio di Koulibaly sembrava essere destinato a stagioni di riassestamento con giocatori, a detta di tutti, non all’altezza del senegalese sbarcato a Londra.
A sostituire il “Comandante” è arrivato il sudcoreano Kim Min-jae dal Fenerbahçe: nonostante la sfiducia iniziale, questo ragazzo si sta rivelando un ottimo acquisto. La coppia con Rrahmani, che dopo la “cura Spalletti” è diventato un vero leader difensivo, sta funzionando alla grande. A testimonianza di ciò c’è il dato sui gol subiti: in Serie A il Napoli ha subito appena 6 gol mentre in Champions League solamente 2. In un girone in cui sono presenti Liverpool e Ajax è veramente un qualcosa di straordinario aver subito appena 2 gol dopo le prime 3 giornate.
I due difensori, oltre ad essere veramente affiatati, sembrano completarsi in ogni movimento quasi annullando tutti gli attacchi avversari. La prestazione che ha consacrato questa nuova coppia è stata quella disputata contro il Milan: infatti, nonostante i ripetuti tentativi del reparto offensivo dei rossoneri, la difesa azzurra è stata granitica.
Oltre a sottolineare il modo di difendere dei due centrali, c’è da dire che l’apporto sia dei terzini che del vertice basso nella tenuta difensiva è fondamentale. Infatti sia Di Lorenzo che Mario Rui sono migliorati molto sotto questo punto di vista rispetto agli anni scorsi, ma soprattutto le due figure che veramente stanno impressionando tutti per il loro apporto difensivo nel rettangolo di gioco sono Lobotka e Anguissa: lo slovacco e il camerunense recuperano un numero incalcolabile di palloni in ogni zona di campo.
Per comprendere la buona tenuta difensiva di questa stagione, bisogna fare un paragone con quella passata. In questo stesso periodo, dopo 8 giornate di campionato e appena 2 di Europa League, la squadra azzurra aveva subito 8 gol. Gli stessi di quest’anno ma c’è da considerare un aspetto: il Napoli ha disputato una gara di Champions in più e ha affrontato squadre del calibro di Liverpool, Rangers e Ajax, mentre l’anno scorso sfidò Leicester e Spartak Mosca.
La partenza di Koulibaly non si è fatta minimamente sentire, la sua assenza in campo non si nota: quest’avvio straripante del Napoli anche dal punto di vista difensivo dimostra che il collettivo di una squadra supera e supererà sempre il singolo.
MICHELE D’ERRICO