Dopo la vittoria per 1-4 in casa della Cremonese, Luciano Spalletti ha portato il Napoli sulla vetta solitaria della Serie A, anche grazie al pareggio tra Udinese e Atalanta.
Il tecnico azzurro ha poi parlato a lungo del match dello Zini nel corso della consueta conferenza stampa post gara, rispondendo anche in maniera piccata alle parole di Alvini, tecnico dei lombardi.
Di seguito le sue parole:
“È stata una partita complicata, la Cremonese gioca un buon calcio e ha reso la vita difficile a molti. A Lecce ha fatto un risultato importante, e si dà per scontata la classifica ma non è veritiera perché la Cremonese meriterebbe di più”.
“C’era una squadra organizzata che dopo il pareggio ci ha reso la vita difficile perché non siamo stati bravi a tenerla sulle nostre caratteristiche e quando la partita cambia in questa maniera qui si complica tutto”.
“La vittoria ce la siamo guadagnata meritatamente, ci abbiamo messo mano da squadra matura. Vanno fatti i complimenti ad una squadra del genere, forse più di altre volte. Avevano chiaro cosa fare in ripartenza”.
“Non era facile mantenere il possesso e andare a cercare di trovare gli spazi e mantenere l’equilibrio. Per cui, anche se con qualche difficoltà, siamo riusciti a farlo. Il terzo gol è merito di Kvaratskhelia, questo gol va dato a lui. Perché così forse capisce che è uguale come se l’avesse fatto lui quando fa fare gol così. Quello che ha fatto con Lozano gli sarà restituito“.
“Bisogna fare i complimenti a Mathias Olivera, non gli ho ritagliato tantissimi spazi ma ogni volta che entra fa vedere di esser pronto. Così come quando ho fatto giocare Politano e Lozano a cui vanno fatti i complimenti. È un po’ una qualità del gruppo di quest’anno guardare a giocare bene i minuti che si ha a disposizione per giocare piuttosto che guardare ai minuti che non si sono giocati.
“Simeone? Per nazionalità, per fame di volersi affermare in una squadra di livello più alto, lui riesce subito a trasferire nel campo questa garra che ha. Lui probabilmente viene anche un po’ penalizzato nella scelta. Se io faccio al contrario, io mi ritrovo Simeone che ha giocato 70 minuti di partita e probabilmente non ha quella forza per andare di testa su quella palla“.
“Ma se c’è da ribaltare una situazione una cosa è entrare con la cattiveria agonistica che ha lui da fresco, una cosa è farlo negli ultimi 20 minuti quando ha già giocato 70 minuti. È vero che Simeone merita di giocare di più, ma è sempre una scelta fatta per far si che ci sia la possibilità di fare gol in vari momenti della partita“.
“È un’estensione a livello di squadra di quelle che sono le nostre capacità. Dobbiamo essere bravi a giocare a ritmi internazionali, ma a volte ci adattiamo a ritmi italiani. Noi dobbiamo invece mantenere gli altri, perché siamo noi che determiniamo il ritmo della partita e dobbiamo portarlo dove abbiamo più qualità. Però ripeto che davanti avevamo una grandissima Cremonese. Faccio i complimenti a Massimiliano, il fatto che l’ho portata a casa è un extra complimento per i calciatori”.
Rigore dubbio? Sentite Spalletti
“Mezzo rigore su Kvara? Per come lo abbiamo visto dalla panchina, è rigore. Se si vuole andare a fare questo giochino qui, vi faccio vedere lo stinco del giocatore ad inizio azione. Rigore è rigore. A Kvaratskhelia gli sono state messe le mani addosso per tutta la partita, lui dice di aver ricevuto anche qualche comportamento che non si fa. Poi la partita è scorsa su dei binari corretti. All’inizio c’erano delle continue perdite di tempo”.
Lorenzo Golino