Che Morgan De Sanctis sia più che un portiere è risaputo. Il suo parlare colto e intellettuale fa innamorare di lui anche chi non tifa Napoli. Quando poi si trattano argomenti come lo sterminio degli ebrei e il razzismo allora il “Pirata” Morgan sale in cattedra. Nella conferenza stampa del pomeriggio il numero uno azzurro ha parlato della visita che stamattina la nazionale ha tenuto al campo di concentramento di Auschwitz. Visita che De Sanctis commenta così: “Durante la visita e anche dopo le sensazioni erano quelle di un silenzio totale, quasi surreale, c’erano uno sgomento profondo e un assoluto rispetto. Da questa visita scaturisce impegno, dobbiamo sforzarci a conservare il ricoprdo, a consegnare alla memoria delle generazioni future le atrocità commesse in questi luoghoi. E’ giusto che si debbano combattere discriminazioni di qualsiasi tipo, ma ancora meglio è che non si verifichino più. Nella visita non si rimane molto sorpresi, ma toccati. Il momento più forte sono state le testimonianze dei superstiti, sentire delle mani che si staccano dai propri figli sono cose che fanno parte di un’esperienza di vita importante”.
I messaggi della Nazionale: Gioco da professionista da 18 anni, capisco la necessità mediatica di esaltare alcuni atteggiaenti negativi di cui spesso si rendono protagonisti i miei compagni di squadra e i miei colleghi, ma gli esempi positivi che lanciano anche in modo silenzioso sono tanti e qui esce la mia anima da sindacalista. Quando vengono fuori cose positive esaltatele come fate con quelle negative. Non mi sento carico di responsabilità. Certe volte essere all’altezza della perfezione ti crea delle responsabilità. Potrei fare riferimento a quanto successo a Buffon. Il nostro gruppo è portatore di messaggi sani”.
I cori razzisti e le parole di Balotelli: “Non c’è bisogno di parlarne. Noi possiamo controllare messaggi nostri, ma non avere la presunzione nè l’ambizione che qualunque tipo di reazione dipenda da noi. Su Balotelli non c’è stato nessun tipo di riferimento. Certe volte non si fischia Mario per ragioni particolari, ma magari perché non è simpatico a qualcuno, come succede anche ad altri. E’ compito vostro selezionare con attenzione.”
Le avversarie: “Siamo conapevoli dell’importanza di questa partita, la Spagna è una delle candidate alla vittoria. C’è tempo per pensare alle altre due gare. In Siudafrica facevano tutti lo stesso tipo di discorso, si parlava di avversari abbordabili e poi sappiamo quello che è successo. Non sottovaluteremo nessun tipo di avversario”.
L’Italia: “Siamo favoriti come altre 5-6 squadre, qualcuna lo è di più, qualcuna di meno. Adesso non stiamo ottenendo risultati, ma c’è molta differenza fra le partite ufficiali e le amichevoli, contiamo dal 10 giugno di fare ottime prestazioni”.
La gara contro la Russia: “Quei 45′ non mi hanno soddisfatto, però la considerazione non si riferisce solo al sottoscritto. La squadra è incappata in una serata storta, anche se il risultato è stato troppo pesante, l’insegnamento è che dobbiamo migliorare nell’equilibrio di squadra. Abbiamo dato la sensazione di poter segnare, ma anche di subire gol e questo ci deve far riflettere, bisogna avere più equilibrio: chi arriva in fondo è chi si sa difendere meglio, anche se in fase offensiva non è fortissimo. Quanto ai gol subiti, io guardo avanti: se avessi parato 5 rigori avrei parlato comunque della squadra, non del singolo e poi non catalogo quelle reti come errori personali”.
La difesa a tre e Paolo Cannavaro: “L’aspetto tattico deve essere affrontato dal nostro allenatore; da parte nostra c’è completa disponibilità. Molti giocatori, come noi del Napoli, sono forti di certezze conoscendo il 3-5-2, queste sono conoscenze utili durante la competizione. Prandelli ha sviluppato un lavoro che per due anni ha dato ottimi risultati, nessuno si poteva immaginare che nelle ultime tre amichevoli venissero fuori tanti problemi. La riflessione che ha fatto il ct sul cambiamento è positiva, vuol cercare di ottimizzare la situazione pensando alla squadra e prendendosi anche il rischio di far dire che ha sbagliato alcune scelte iniziali. Paolo è compagno e mio capitano: un mio parere su di lui sarebbe fuori luogo”
Il rinnovo del contratto e la prossima stagione con il Napoli: “Per il contratto sono molto ottimista. Sono fiducioso: il club del Napoli costruirà una grande squadra”.
Fonte: corriere dello sport