Il Mondiale in Qatar sta regalando sicuramente grandi sorprese: il primo posto del Giappone e del Marocco, l’eliminazione di Germania e Belgio e il passaggio del turno della Corea del Sud a discapito dell’Uruguay sono sicuramente risultati impronosticabili alla vigilia del torneo.
Chi non sta deludendo le aspettative, nonostante una sconfitta clamorosa all’esordio contro l’Arabia Saudita, è l’Argentina di Leo Messi. L’Albiceleste si è qualificata prima nel proprio girone e ieri ha superato anche gli ottavi di finale, battendo l’Australia per 2-1, e qualificandosi ai quarti.
Protagonista assoluto del match è stato proprio Messi, autore della rete del vantaggio per 1-0 e di una prestazione da vero campione.
Maradona o Messi, parla Luis Enrique
Come dopo ogni prestazione di Messi con l’Argentina, anche questa volta non è mancato l’eterno paragone tra Messi e Maradona.
A dire la sua ci ha pensato anche Luis Enrique, commissario tecnico della Spagna, nel consueto appuntamento sul suo canale Twitch.
“Non capisco perché ci si ostini a fare questi paragoni, il calcio cambia tanto da un anno all’altro. Sono entrambi dei del calcio, l’Argentina ha avuto una fortuna enorme ad averli avuti entrambi.
L’epoca del Pelusa (primo soprannome di Maradona, ndr) è stata fantastica, un giocatore unico che poteva vincere i Mondiali trascinandosi dietro una squadra: ci ha fatto appassionare al calcio. Al giorno d’oggi una cosa del genere è più difficile che possa accadere e la Pulga (Messi, ndr) è il numero uno nella storia del calcio, non c’è alcun dubbio”.