«C’è tutto un mondo intorno…» è il ben noto refrain dei Matia Bazar di cui il Napoli ha fatto tesoro, creando dal nulla quel pianeta orbitante che da pallina di tennis (nelle dimensioni) è diventato un corpo ben definito, dalla massa imponente e dalla superficie sapientemente variegata. Un corpo interamente tinto “d’azzurro”, che cresce a vista d’occhio e che raccoglie consensi e appeal in ogni dove. Se è vero che nel mondo, in oltre sei milioni, vestono e pensano anche in azzurro. E’ la bottega del Napoli, quella che naturalmente combina calcio e affari, quella che, partendo da un colore (appunto) e da un marchio, ha creato un vero e proprio brand management di sicura presa, poiché supportato da qualità e passione.
LA CREAZIONE – In principio erano le maglie e le tute, poi le bici e lo scooter, i cellulari e ora l’i-phone: un arcobaleno con tutte le sfumature d’azzurro, che sfocia nell’irresistibile e muove con estrema sapienza le corde del desiderio. E non finisce qui. Si va oltre con gli intendimenti, uno schiocco di dita appena ed ecco prossimamente una raccolta di fumetti, una mascotte, una web tv, passi sempre più spediti di un progetto che non pone limiti alla realizzazione delle fantasie. L’abile regia è quella di Alessandro Formisano, direttore di un marketing con la finestra spalancata sul futuro e sui modelli yankee, come il basket americano ad esempio.
IL FUTURO E’ ORA – La bottega in progress del Napoli non è solo quella dei tre store aperti in città, nei negozi del lungo matrimonio con la Macron, ma è anche quella itinerante che percorre circa 900 km per piombare a Dimaro, nel Trentino delle Dolomiti, e alloggiare in uno chalet. Il futuro è già arrivato, perché fra un mese (il 10 luglio fino al 23) inizia il ritiro del Napoli in Val di Sole, nello snodo viario con Madonna di Campiglio e il Passo del Tonale. Crocevia di sensazioni altissime e purissime, rigenerante garantito per menti e corpi, quello che ci vuole insomma per azzerare le fatiche di una stagione vissuta a ritmi smodati. C’è solo l’imbarazzo della scelta fra escursioni, passeggiate, trekking, nordic walking, rafting, canoa e hydrospeed sul fiume Noce. Di più non si potrebbe. E poi lo chalet in legno, quello che ospiterà il meglio del brand, insomma il negozio del merchandising azzurro con tutti gli annessi e connessi, che anche quest’anno metterà in vendita prodotti in numero limitato e autografato dai calciatori. Perciò, a chi è interessato non resta che affrettarsi. Serve anche ricordare che il Napoli è l’unica squadra italiana il cui brand è in ascesa. Mentre perdono posizioni, Milan, Inter e Juve (in ordine di fatturato) il Napoli sale al 22° posto della classifica stilata dal Brand Finance Global, per i 50 marchi più di valore in Europa, con in testa sempre il Manchester United.
TUTTO FA NAPOLI – E non è finita. Nelle vicinanze del ritiro, ci saranno alcune serate a impronta strettamente partenopea con artisti, un cantante e alcuni cabarettisti. Si sta cercando di creare le condizioni per portare a Dimaro la Coppa Italia, in maniera tale da mostrare ai tifosi. Tutti sono impegnati affinché questa nuova avventura degli azzurri in Trentino replichi e sopravanzi quella dell’ultima stagione. Inoltre, l’anno scorso la struttura del Napoli fu presa d’assalto e subissata di prenotazioni, come tutti gli hotel adiacenti. Il Napoli adesso smuove le masse, favorisce le transumanze. Perché è un’orchestra sempre più affiatata che libera note colorate d’azzurro.
fonte: Corriere dello Sport