A “1 Football Club”, programma radiofonico su 1 Statin Radio, è intervenuto Gaetano Fontana, attuale mister dell’Imolese ed ex calciatore del Napoli.
Nel corso dell’intervista l’allenatore è tornato sul continuo confronto tra Maradona e Messi, un paragone che è ritornato di moda dopo la vittoria dell’Argentina nel Mondiale in Qatar, oltre che sul tema legato alla situazione in casa Napoli, con le vicende in merito alle scelte in mezzo al campo.
Di seguito quanto evidenziato: “Parere sul paragone tra Messi e Maradona? Non c’è paragone, si tratta di due professionisti che hanno vissuto in periodi diversi. Diego ha toccato sponde irraggiungibili per altri, soprattutto per le caratteristiche del calcio del passato. Era determinante, trascinava la squadra verso grandi risultati.
Le squadre odierne sono composte da ottimi elementi, ma spiccano le tante personalità di Messi, Ronaldo e Mbappé, ma sono campioni inseriti in contesti tecnci adeguati. Sono supportati da figure professionali all’altezza di queste competizioni”.
Giudizio sul successo dell’Argentina al Mondiale?
“La nazionale argentina ha vinto meritatamente, almeno il campo ha dimostrato questo sino all’80’. Queste gare si accendono o spengono con un click. La partita vive di stati d’ansia alla stessa stregua, perché è costituita da tanti momenti e la gestione delle emozioni è cruciale.
Ad un certo punto la Seleccion si è spenta, ha gestito male le proprie emozioni. Ma nel calcio accade ciò che succedee anche nella vita, è necessario avere gli strumenti atti ad affrontare problematiche simili”.
Fontana, in seguito, riflette anche sull’addio di Mihajlovic:
Ricordo di Mihajlovic?
“Parlare di Sinisa calciatore è superfluo. La personalità messa in campa non si può raccontare ancora meglio di quanto fatto. Ognuno di noi ha un percorso ed una missione nella vita, la sua era insegnare che per quanto si possa avere a che fare con qualche malattia invincibile, lo si deve fare con la sua stessa dignità, senza esimersi dai suoi compiti”.
La possibile soluzione per Spalletti
Nella seconda parte dell’intervista l’ex azzurro interviene su due giocatori che non hanno trovato continuità nella rosa del Napoli e che sono alla ricerca di minutaggio:
Il Napoli lascerà partire Demme?
“Se non dovesse trovare un sostituto adatto o Spalletti non dovesse dare fiducia a Gaetano, non credo che il Napoli si libererà facilmente di Diego.
È un grande calciatore, ha vissuto un momento complicato ed ha perso la sua titolarità; ciò non vuol dire che sia sminuito nel suo modo di fare calcio, ancora indispensabile per questa squadra”.
Ndombele? “È un ragazzo che ha caratteristiche diverse rispetto a Lobotka, anche se è più carente dal punto di vista tecnico. Potrebbe essere un play diverso rispetto a Demme o Stranislav, collocarlo in quel ruolo è un tentativo di Spalletti”.