Spalletti in conferenza: “Tutti contro il Napoli? Serie A da migliorare. Scudetto? Non mi ossessiona ma voglio veder gioire questa città” (VIDEO)

Riparte la Serie A! Dopo la sosta per il Mondiale, vinto dall’Argentina di Leo Messi, il campionato italiano è pronto a ripartire.

La prima gara del 2023 per il Napoli di Luciano Spalletti, unico club rimasto imbattuto nei top campionati europei, riparte con il big match contro l’Inter di Simone Inzaghi.

Una partita importantissima per entrambe le squadre che poterebbe dire già molto in chiave scudetto.

Una vittoria del club azzurro, infatti, aumenterebbe di quattordici punti il distacco tra il Napoli e l’Inter. Mettendo, probabilmente, la parola fine al sogno scudetto dei nerazzurri.

A presentare la sfida di domani, in programma alle ore 20.45 a San Siro, è il tecnico Luciano Spalletti in conferenza stampa

Luciano Spalletti Conferenza
Luciano Spalletti Conferenza

Spalletti: “Non pensiamo a nessun tipo di complotto!”

Di seguito la conferenza stampa:

Come sta la squadra in vista del match di domani? “In questo periodo di break abbiamo fatto quello che dovevamo fare, siamo andati a lavorare in profondità su tutte quelle qualità che ci vogliono, vastando individualmente il calciatore che tornava dal Mondiale e quello che è stato in vacanza.

Abbiamo avuto delle buonissime risposte, per noi non è un ripartire perché con la testa siamo rimasti la, dove abbiamo lasciato. Abbiamo iniziato questo bellissimo viaggio cinque mesi, anzi un anno e mezzo fa, anzi da quando sono qui per me è un bellissimo viaggio. In questo viaggio non ci sono fermate, non ci sono stazioni, ci fermeremo solo quando sapremo come sarà andata a finire”

Tutti contro il Napoli: “Allora per il ruolo che abbiamo, per i professionisti che sappiamo, noi non pensiamo a nessun tipo di complotto. Però se in tanti, e spesso, tirate fuori questi discorsi è segno che il nostro sistema è migliorabile. Bisogna andare a lavorare con estrema attenzione, bisogna essere bravi in tutti quelli che sono i nostri comportamenti, per non alimentare questi dubbi. Dobbiamo usare l’amore di Napoli per questo sport, la voglia di usare felicità alle persone che ci vogliono bene e giocare delle belle partite. Come ho detto prima, una cosa fondamentale è comportarsi bene con profonda correttezza

Condizioni di Lobotka e Kvaratshelia: “Loro si sono applicati in questo periodo di preparazione in maniera corretta. Hanno fatto una prestazione di buonissimo livello per quel tempo che li ho tenuti dentro, perciò ci aspettiamo la loro qualità. Kvaratshelia si gestisce da solo, è un bravissimo ragazzo. Ha questa qualità di imprevedibilità di una cosa normale nel farla diventare in qualcosa di eccezionale, per noi grande valore aggiunto. Sono questi i calciatori che determinano dal niente l’occasione importantissima della partita, senza avere bisogno di schemi, di compagni”

Cosa pensa di Sozza: “Continuo a non capire la domanda. Torniamo a fare gli stessi discorsi di prima, dobbiamo comportarci meglio tutti. Questo fa parte del modo di ragionare che va eliminato”

Come sta Rrahmani? Forse è quello che andrà giudicato per la prestazione per il periodo che ha attraverso, ci vorrà la partita per poi trarre le conclusioni sulla sua condizione. E’ chiaro che per me diventa facile dire che ha fatto tutto, rientrando gradualmente, seguito passo passo da Cacciapuoti, siamo soddisfatti ma serve il risultato del campo, della partita, per giudicare”.

Cercare altri stimoli per evitare appagamento? “Noi ci arriviamo forti dalla consapevolezza di ciò che sappiamo fare in campo. Soltanto su questo svilupperemo le nostre prossime gare: su quello che sappiamo fare in campo. Andando ad analizzare la partita che abbiamo davanti contro l’Inter non ti può salvare quello che hai fatto ma quello che riusciremo a sviluppare all’interno della partita. Andremo a giocare il nostro calcio che è piaciuto a tanti e che ha dato benefici anche alla squadra stessa, perché molti calciatori si sono esaltati dentro questo calcio qui

Spalletti: “Inter squadra di livello top europeo”

Che Inter si aspetta? “Le sensazioni ce le ho sempre giuste, voglio essere sotto pressione al massimo per quello che è il mio lavoro e per quella che è la mia testa. Sono sempre sotto pressione e sono felice così. Per cui quando sei al massimo come voglia di fare, come livello di attenzione, mi aspetto una risposta corretta per quelle che sono le attese dei nostri tifosi, le attese della nostra città e le attese del nostro popolo.”

L’Inter è sicuramente una squadra di livello top che negli ultimi tre anni e mezzo ha fatto investimenti da squadra di livello top europeo. Ha questa grande facilità di dilatare, sia in ampiezza che profondità, il campo. Con i due attaccanti ci sarà sempre da stare in ordine, avere equilibrio. Proprio per la fisicità che hanno addizionata dalla grande qualità tecnica sanno cambiare facilmente la tipologia d’azione. Dovremo essere bravi a mantenere il comando della partita e del gioco, questo è un fattore fondamentale”

Come stanno i giocatori tornati dal Mondiale? “Li ho trovati tutti bene, stanno tutti bene. Poi probabilmente c’è quello che sta benissimo e quello che sta bene e basta. Però sono tutti usabili e pronti a giocare questa grande sfida. Sapevamo che quella del 4 gennaio sarebbe stata una grande sfida”

Quanto è importante per l’Inter e quanto per il Napoli? E quanto è importante il rientro di Lukaku? “Noi siamo entrati in una fase eccitante e godibile, essere dentro in un grande campionato a giocarselo con le grandi. E non è solo una grande sfida per una squadra ma per una città intera. Si diventa grandi se si affrontano bene le grandi sfide, se si vanno a giocare tutte le qualità che abbiamo nelle grandi sfide: dobbiamo essere più forti di tutto! Dobbiamo giocare questa partita libera da tutti anche oltre i nostri eventuali dubbi. Per quello che ho visto i calciatori sono già dentro questa grande sfida”

Lukaku? Dzeko, Lautaro, Chala, Skriniar, le insidie non hanno un nome di un singolo calciatore ma hanno il nome Inter

Con quale credibilità il calcio italiano si prepara ad affrontare questa secondo parte? “Sono cose che andrebbero sviluppate, ci vorrebbe molto tempo. Si può richiamare quello che dicevamo prima, dobbiamo sempre domandarci se stiamo facendo del nostro meglio affinché il calcio diventi più credibile e diventi quella molla che può essere usata anche nel sociale per creare nuove possibilità a tante persone. In questo momento qui meglio parlare della partita”

Napoli può essere come l’Argentina? Si sente ancora più napoletano? “Intanto voi spesso per abbinarci all’Argentina ci chiedete di vincere lo scudetto che è la vostra ossessione, ma non la mia. La mia di ossessione è un’altra: vedere impazzire di gioia questa città. Forse più pazza di quello che già è, mi sento napoletano anch’io. Nell’imparare mi sono accorto che già lo ero abbastanza e questo fatto di vedere esplodere la città di gioia è la cosa che più mi farebbe piacere e mi renderebbe felice, aldilà di quelli che sono i meriti”

Pelè: “Un altro grandissimo dispiacere che abbiamo dovuto subire in questo periodo qui. Messi, Maradona, Pelè sono e sono stati calciatori, anche se in diverse fasi, che hanno lasciato un marchio indelebile su quelle che erano le loro qualità.

Su Pelè aggiungo una cosa: voglio fare i complimenti a quelli che hanno deciso di non togliere la maglia. Ma se una maglia si toglie non si vede più, voglio fare i complimenti a chi non ha levato la maglia”

Un augurio anche per la 10 del Napoli? “Quello di avere il numero dei grandi giocatori è una cosa che ritengo corretta. Vedendola tutti i giorni ritorna in mente ancora di più ed è una responsabilità ancora maggiore per chi la indossa e chi ci gioca per essere a quel livello lì”.

Conferenza stampa Spalletti Inter Napoli, video

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