Lo scorso weekend di calcio è stato macchiato, come ben sappiamo, dagli scontri avvenuti in autostrada sull’A1, nei pressi di un autogrill ad Arezzo, tra gli ultras di Napoli e Roma, rispettivamente diretta a Genova (per la gara con la Sampdoria) e Milano (per quella contro il Milan). Scontri violenti con feriti anche gravi, rischi altissimi per gli stessi tifosi ma anche per gli automobilisti che transitavano in autostrada e si sono ritrovati in mezzo ai tafferugli.
Ora i tifosi delle due squadre rischiano seriamente di restare senza trasferte per lungo tempo, con anche i supporters più genuini che pagheranno per colpe non proprie. Anche Luciano Spalletti, nel corso della conferenza stampa di ieri, ha stigmatizzato l’accaduto e condannato i tifosi coinvolti, chiedendone l’allontanamento dagli stadi.
Di diverso avviso è stato José Mourinho, che invece, a precisa domanda nel post partita di Roma-Genoa di Coppa Italia, si è sfilato dall’argomento trincerandosi dietro un laconico: “Non chiedetelo a me, io faccio l’allenatore“.
La risposta del tecnico giallorosso non è piaciuta al giornalista di Radio Kiss Kiss Napoli, Valter De Maggio, che ha duramente criticato lo Special One: “Mourinho è uno che dice sempre ciò che pensa, anche in maniera dura. Non mi è piaciuto affatto in questo caso, non ha voluto inimicarsi una parte della tifoseria?
Prenda esempio da Spalletti che invece ha criticato i tifosi violenti. Abbasso Mourinho e viva Spalletti!“.