L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza il momento dei club italiani in Europa, facendo una particolare deduzione: se i risultati dell’ultimo turno – in particolare in Champions League – sono stati positivi, il merito è soprattutto della ritrovata competitività della Serie A. Sono infatti “le piccole” ad aver innalzato il livello delle big, con l’Atalanta grande fautrice di questa inaspettata rivoluzione.
Ecco quanto evidenziato:
Tutti a magnificare il favoloso Napoli di Francoforte, in ogni angolo d’Europa i commentatori eccellenti hanno dovuto ammettere l’esistenza di una squadra italiana che non si limita a difendersi e a ripartire, ma attacca e produce bellezza. Temevamo la solita supremazia atletica delle squadre di Premier League e invece il Milan è stato più inglese del Tottenham, lo ha messo sotto nella corsa e nei contrasti. Temevamo il palleggio del Porto e invece la palla è finita nella ragnatela dell’Inter di Calhanoglu.
Che cosa è successo ora? Questo turno è stato un isolato quadrifoglio nel prato? Una semplice coincidenza astrale? Forse no. Forse c’entra lo spirito nuovo che da qualche anno soffia in Serie A. Prima le grandi erano abituate ad assediare piccole che si chiudevano e si difendevano sulle barricate. Non dovevano alzare il ritmo, solo aspettare la giocata risolutrice del campione. Poi andavano a giocare in Europa e pagavano regolarmente un deficit di intensità e di manovra collettiva. Ora, se vuoi battere Empoli e Sassuolo, devi pareggiare la loro qualità di gioco, devi stare attento alla loro costruzione bassa perché sanno ripartire benissimo. Se vuoi battere il Lecce e il Monza devi prima staccarteli di dosso perché ti aggrediscono senza paura.
Oggi il nostro campionato è più allenante di prima, grazie soprattutto all’Atalanta di Gasperini, la prima a ribellarsi al suo destino e a comportarsi da grande, attaccando chiunque e ovunque, fino a sfiorare una semifinale di Champions. Non c’è nulla di più allenante dell’Atalanta del Gasp, la squadra più internazionale della Serie A, che corre, pressa e attacca in massa senza sosta.