Chi è Anguissa: origini e carriera del colosso del Napoli

Quando parliamo di giocatori provenienti dal continente africano risulta impossibile non pensare alle infinite difficoltà che ognuno di loro deve aver affrontato per raggiungere il sogno che molti altri ragazzi, provenienti dalle altre parti del mondo, trovano a pochi chilometri da casa.

Spostamenti continui, fatiche costanti e pochi soldi in tasca sono il minimo comune denominatore per questi ragazzi; per la maggior parte di loro diventare un calciatore rimane solo un sogno, per altri si trasforma in una realtà concreta e tangibile.

Tra di loro c’è anche André-Frank Zambo Anguissa e la sua storia merita di essere raccontata.

Le origini di Anguissa

 

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Nato a Yaoundé, capitale del Camerun, il 16 novembre 1995, il destino del giovane Frank subisce un capovolgimento repentino proprio grazie ad una rovesciata.

Sì, una rovesciata. Durante un provino per l’AS Fortuna, infatti, sebbene non sia propriamente un bomber, Anguissa tenta il colpaccio e si avventa in rovesciata su un pallone alto proveniente dalla destra: l’impatto è perfetto e la palla va in rete.

Potrebbe sembrare un inizio eccessivamente poetico ma pare sia stata proprio quella rovesciata a convincere la madre Juliette e il presidente della squadra a credere che potesse diventare un calciatore vero e proprio.

La carriera di Anguissa

I primi risultati degli sforzi di mamma e papà di Anguissa non tardano ad arrivare: dopo 5 anni al Cotonsport Garoua e una breve parentesi al Stade Reims, il camerunese approda all’Olympique Marsiglia.

Gli esordi da professionista

Alla sua prima esperienza tra i professionisti Anguissa scende in campo per 13 volte nella stagione 2015/2016, scalando tutte le gerarchie e diventando una colonna portante del centrocampo del Marsiglia di Rudi Garcia, il quale lo manda in campo 93 volte nelle due stagioni sotto la sua guida.

L’arrivo in Premier ed il Villarreal

Il suo valore di mercato lievita a suon di palloni recuperati, preponderanza fisica in mezzo al campo ed una finale di Europa League, fino a raggiungere i 30 milioni di euro. È questa la cifra pagata dal Fulham per lui.

Il club di Londra ha disperato bisogno di salvarsi, Anguissa aiuta la squadra ma un infortunio alla caviglia rimediato alla fine di novembre condiziona la stagione sua e del Fulham stesso, costretto a salutare la Premier a fine stagione.

Consapevole di poter continuare a giocare ad alti livello Andre-Frank si trasferisce in prestito al Villarreal. Con il “Submarino Amarillo” trova non solo 39 presenze in tutte le competizioni, ma anche il suo primo gol tra i professionisti, questa volta non in rovesciata.

Il passaggio al Napoli

Conclusa l’esperienza in Spagna, il Fulham, tornato in Premier League, lo attende a braccia aperte per sperare con lui in una nuova salvezza. Nonostante il rendimento costante del camerunese, i londinesi devono dire nuovamente addio alla Premier. A dire addio, però, è anche Anguissa: egli prima trascorre un anno in prestito al Napoli, poi viene riscattato dai partenopei stessi, entusiasti del suo rendimento durante la stagione 2021/2022, per una cifra attorno ai 15 milioni di euro.

Il contratto

Lo stipendio di Anguissa si colloca al 9˚ posto del monte ingaggi del Napoli e si aggira attorno ai 2,2 milioni di euro netti a stagione.

Quello del camerunese, sebbene risulti essere un ingaggio considerevole, è per il Napoli uno dei meno gravosi in relazione al rendimento che Anguissa ha mantenuto negli ultimi due anni con gli Azzurri.
Se poi si aggiunge anche il fatto che il contratto, a partire dal 2025, potrà essere prolungato fino al 2027, quello di Anguissa è uno dei colpi migliori di Aurelio De Laurentiis.

L’ultimo anno di Anguissa a Napoli

 

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La stagione straordinaria degli uomini di Luciano Spalletti è allo stesso tempo sintomo e conseguenza dell’altrettanto straordinaria annata di Anguissa. Partito sempre titolare (ad eccezione di un paio di giornate da infortunato) il camerunense ha messo su, insieme a Stanislav Lobotka, un muro pressoché invalicabile a difesa del reparto arretrato. La sua imponenza e la sua aggressività non ne fanno per nulla un giocatore falloso.

I numeri di Anguissa nell’ultima stagione col Napoli

I numeri lo confermano: nei suoi due anni a Napoli ha collezionato solo 7 cartellini gialli e nessun rosso, simbolo di una straordinaria pulizia nei contrasti, senza però rinunciare all’efficacia di uno dei migliori mediani della nostra Serie A.

Persino definirlo mediano risulta riduttivo; nel 4-3-3 di Spalletti, infatti, Anguissa, essendo dotato di grande gamba, ha piena libertà di spingersi in avanti e trovare gol e assist: finora per lui una doppietta fulminea all’ottava giornata contro il Torino e 4 assist in tutto il campionato.

Con un finale di stagione che potrebbe anche portargli il primo titolo nazionale in carriera.