Avventura romana da dimenticare per Cicinho. Il terzino brasiliano della Roma ha rilasciato delle dichiarazioni shock in cui spiega il suo declino a livello calcistico: “Andavo a Trigoria, mi allenavo ma sapevo che la domenica non avrei giocato. E allora quando arrivavo a casa bevevo molto e fumavo. Bevevo da solo o insieme a falsi amici. Non ho preso la droga solo perche’ sapevo che c’erano i controlli anti-doping, altrimenti l’avrei fatto”.
“A casa avevo casse di birra e altri tipi di alcool. Mi piaceva andare in discoteca, bevevo e non riuscivo a fermarmi”, ha continuato il racconto del giocatore, ancora sotto contratto con i giallorossi fino al 30 giugno, nel corso della trasmissione televisiva “Esporte Fantastico”.
“L’alcool è la peggior droga che esiste al mondo – ha detto – Ho pensato di lasciare il calcio, stavo a pezzi. Quando la Roma mi ha dato in prestito al San Paolo (febbraio 2010, ndr) volevo lasciare tutto ed ho mancato di rispetto anche al Club che mi ha fatto conoscere al mondo del calcio”. Poi è iniziata la risalita di Cicero Joao de Cezare, meglio noto come Cicinho, quando ha conosciuto Marry de Andrade, la brasiliana che Cicinho ha sposato un mese fa a Roma, che lo ha portato a frequentare la Chiesa Evangelica e a cambiare vita. “Ora voglio continuare a giocare – ha detto – Non sarà più nella Roma, ma il mio agente sta vedendo se in Brasile o ancora in Europa, dove io e mia moglie vorremmo continuare”.
fonte: sportmediaset.it