I rinforzi arriveranno. «Ma è un Napoli già molto forte e non abbiamo fretta». C’è serenità nelle parole di Riccardo Bigon, uomo mercato di De Laurentiis. Il timore dei tifosi per l’adieu di Lavezzi non trova riscontro nelle certezze del ds azzurro, che ha già voltato pagina e sta lavorando per il futuro: senza il Pocho.
E Cavani? «L’ha detto il presidente: è intoccabile». L’accordo sul contratto del Matador si troverà e alla sua partecipazione ai Giochi – regolamento alla mano – non ci sono argomenti da opporre. Neppure volendo. Mazzarri l’aspetterà. Come i nuovi acquisti. «Macché dissapori: tra club e allenatore c’è totale sintonia».
Ma il tempo passa senza acquisti: che succede, Bigon?
«Questa squadra è arrivata agli ottavi di Champions e ha quasi eliminato i vincitori, il Chelsea. Il Napoli ha vinto la Coppa Italia e sfiorato il terzo posto. Non c’è tanto da cambiare. E non abbiamo fretta».
Quanto ci vorrà per vedere il Napoli in azione?
«Mica siamo fermi. Abbiamo comprato Pandev, che è un giocatore importante. E in organico è rientrato Insigne».
Insigne è un giovane: si può già puntare su di lui?
«Insigne non verrà in ritiro per fare un esame: è uno dei nostri quattro attaccanti titolari».
Tra questi c’è anche Vargas?
«Sì, l’apprendistato di Vargas è finito. L’abbiamo preso a gennaio per aiutarlo ad ambientarsi. Ora tocca a lui dimostrare all’allenatore di meritare più spazio. È stato un investimento importante ed è un giocatore in cui crediamo molto».
Credete ancora pure a Donadel?
«S’allena otto ore al giorno e a metà luglio dovrebbe rientrare. È un giocatore su cui abbiamo puntato e investito. Come con Britos. Li aspettiamo dopo gli infortuni».
Chi va via per fare posto ai nuovi acquisti, allora?
«Rispetto al passato abbiamo pochi esuberi. Quando sono arrivato questa situazione era più pesante. Dobbiamo trovare una soluzione per Cigarini, Hoffer e Rinaudo».
Si dice che partiranno anche Gargano e Dossena: c’è del vero?
«Non li consideriamo in partenza. È una bugia che il Napoli stia cercando di sistemarli, fermo restando che sul mercato non ci sono certezze e contano pure i desiderata dei giocatori».
Nei desiderata dei tifosi ci sarebbero un bel po’ di rinforzi: arriveranno?
«Non c’è bisogno di dieci acquisti all’anno. L’estate scorsa ne servirono di più, per integrare l’organico. Ma il gruppo è cresciuto: abbiamo 12 nazionali. La continuità è il vero segreto della nostra crescita. Sarebbe pericoloso cambiare troppo».
Va di moda la parola top player: ma il Napoli li compra o no?
«I nostri acquisti saranno in linea con i parametri virtuosi imposti da De Laurentiis e Uefa. Potremmo permetterci un giocatore da 5 milioni di stipendio, ma usciremmo dai confini del fair play finanziario. E non vogliamo farlo».
Cissokho, Miranda, Meireles, Medel: sembra che pescherete di più all’estero…
«È vero. In Italia non è facile trovare dei giocatori in vendita e capaci di rinforzare una squadra già forte, come è il Napoli».
Conferma anche che l’appeal del Napoli è cresciuto?
«Il Napoli è diventato importante, a livello internazionale. Pure i big si informano per giocare da noi».
E in difesa e a centrocampo c’è posto: vero?
«Ma non siamo scoperti. Di Fernandez dicono tutti che è bravo e meriterebbe più spazio, invece sta fuori per il valore del nostro organico. Perché tanta fretta?».
fonte: Repubblica.it