Sta per volgere al termine l’idilliaca stagione vissuta dal Napoli di Luciano Spalletti, tornato sul tetto d’Italia dopo 33 anni dall’ultima volta. All’ombra del Vesuvio mancano infatti le ultime 3 gare prima di chiudere definitivamente i battenti dell’annata 2022/23, in attesa del ritrovo d’inizio della prossima stagione.
Gli azzurri infatti, inizieranno anche la magica stagione da Campioni d’Italia in quel di Dimaro-Folgarida, per il 13° anno consecutivo luogo del ritiro pre-campionato partenopeo. Dalla sala conferenze dell’SSCN Konami Center di Castel Volturno è dunque andata in scena la presentazione di quella che sarà l’avventura in Trentino, con la presenza del patron Aurelio De Laurentiis.
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“Oggi si parla solo del Trentino”, De Laurentiis alla presentazione del ritiro di Dimaro
Resiste ancora l’accoppiata Napoli-Dimaro, nata nel lontano 2011 ed ancora indissolubile al giorno d’oggi. A presentare quel che sarà il ritiro in Trentino del 2023, l’Assessore al Turismo del Trentino Roberto Failoni, il CEO Trentino Marketing Maurizio Rossini, il Presidente APT Val di Sole Luciano Rizzi ed il Sindaco del Comune di Dimaro Andrea Lazzaroni. Ad accompagnare i rappresentanti dal Trentino inoltre, anche il patron Aurelio De Laurentiis assieme alla figlia Valentina, intervenuto così durante la conferenza:
“Noi del Napoli siamo vicini alle famiglie dell’Emilia Romagna colpite dal nubifragio. Questa mattina ho visto al TG delle immagini terrificanti dell’accaduto e sono vicinissimo a tutti loro”.
“Oggi si parla del Trentino e del ritiro in quel di Dimaro. Non accetto domande che escano fuori tema, altrimenti sono costretto ad alzarmi e ad andarmene. E, chiaramente, non posso farlo per il rispetto degli ospiti qui presenti. Di calcio giocato parleremo poi“.
“Sono orgoglioso di avere qui vicino a me mia figlia Valentina, entrata ancora di più nell’ambiente da quando ho rescisso il contratto con RobediKappa ed abbiamo iniziato ad auto-produrci le maglie. Siamo partiti in sordina a causa del covid e del ritardo, ma grazie a mia figlia ed al suo staff siamo riusciti a mettere su un grosso progetto con Armani, rientrando perfettamente nei tempi e lavorando con esperti del settore. Guardando come agiscono altre squadre guardo mia figlia e penso che siamo una bomba al livello di marketing”.
“Visti i risultati conseguiti quest’anno ci aspettiamo ben oltre 50 mila persone presenti al ritiro. Sui giornali leggo cose assurde e sono qui per precisare. Abbiamo stipulato un po’ in ritardo il contratto per il 2023 ma siamo già al lavoro per prolungare tale accordo per altre 3 stagioni. A Dimaro ci andremo dunque per altri 4 anni, e ci tenevo a precisarlo”.
Presente alla conferenza anche Alex Meret, portiere del Napoli ormai scudettato ed elogiato così dal presidente:
“Prima di passare la parola ai miei ospiti ci tengo a ringraziare tutti i miei calciatori per questo traguardo raggiunto. In particolar modo vorrei ringraziare Meret, un ragazzo sempre al centro di mille critiche ad inizio campionato ma che ha fatto una stagione eccezionale”.
Poi, sulla capienza dell’impianto sportivo di Dimaro, in risposta al CEO Trentino Marketing Maurizio Rossini:
“Dimaro non potrà mai avere uno stadio capace di contenere tutti i tifosi che arriveranno in Trentino, ma secondo me bisogna organizzarsi anche con i classici tubi innocenti. La tribuna del Comunale di Dimaro può ospitare già 700 posti. Aggiungendo due tribune laterali da altri 700 posti arrivi già a 2000 spettatori. Non voglio passare per maleducato nelle richieste, secondo me sarebbe l’ideale ampliare la struttura per garantire servizi a tutti i tifosi che si riverseranno in Trentino”.
“Per il 4 giugno ho chiamato anche Fiorello”, le parole di De Laurentiis sulla festa Scudetto
Dopo la prima parte di presentazione è dunque cominciata la conferenza stampa vera e propria. Queste le domande poste dalla stampa nei confronti di Aurelio De Laurentiis con annesse risposte:
“Sulle maglie ci saranno diverse sorprese. Ci sono 10 società in ballo che lavorano in 10 attività diverse. Mia figlia Valentina non vuole darvi anticipazioni, al massimo qualche teaser o trailer come si fa nel cinema. Quest’anno ne abbiamo fatte 10, l’anno prossimo ne prevedo molte di più”.
“L’altro anno abbiamo ricevuto tanti inviti. Ci offrivano soldi, aerei, eppure io ho costretto, chiaramente pagandole, squadre estere a venire qui. Andare all’estero ed essere sottoposti ad allenamenti, scarichi, voli e rientri ci farebbe perdere molti più giorni. In passato sono cascato una sola volta nella trappola dell’estero, andando a Miami. Per la prima partitaci fu il pienone, poi ci spostammo a Detroit e fummo costretti noi a chiamare e a far entrare gratuitamente le persone nei successivi match. Una follia, per cui abbiamo perso anche tanti soldi. A noi piace andare in Trentino, se devo spendere soldi preferisco darli a loro oppure come sostegno all’Emilia Romagna piuttosto che a capitali esteri”.
“Noi ci dobbiamo allenare qui in Italia, dobbiamo prepararla qua la nostra stagione. Poi, durante l’anno o a fine stagione si può andare pure in Australia se gli sponsor chiamano o semplicemente per aumentare l’espansione del tuo brand. La preparazione dev’essere scientifica, non azzardata”.
“Ogni anno abbiamo effettuato dei cambi, anche l’anno scorso. C’era scetticismo, io vi dissi che avremmo lottato per vincere lo Scudetto e così è stato. Il campionato però non è ancora finito e se una stagione non finisce non si possono valutare insieme tutte le componenti. Dal primo momento in cui intraprenderemo il viaggio verso la nuova stagione inizieremo a pensare a manovre che potranno rendere il nostro futuro radioso ed azzurrissimo. A Dimaro, o forse la settimana prima, avrete novità in merito al mercato”.
De Laurentiis ha poi parlato della cena con Spalletti e della festa vissuta in occasione di Udinese-Napoli. C’è stato anche spazio per qualche anticipazione su quella che sarà la “scaletta” della premiazione prevista per il 4 giugno:
“La cena di venerdì scorso con Spalletti? Una semplice cena di ringraziamento, dettata dal buon umore e dalla riconoscenza. Anzi, è diventata anche un giallo! Sapevamo di aver vinto lo Scudetto, ma non quando l’avremmo vinto. Pendevamo anche dalle labbra delle altre e quando si giocava ad Udine mi venne l’idea di aprire lo stadio con i maxischermi. Ho chiesto alla Lega e a Dazn il permesso ed abbiamo fatto 50.000 persone, un successo assurdo.”
“Abbiamo celebrato domenica con la Fiorentina e adesso mi sto spaccando per organizzare la premiazione del 4 giungo. La partita si giocherà il 4 giugno alle 19, poi i giocatori si cambieranno e ci sarà la consegna delle medaglie d’oro e della coppa. Volevo montare tre plachi ma sarebbe stato troppo complicato. Ho optato per un solo palco da 520 metri quadri, che non è poco visto che rischierei di compromettere la visibilità a chi viene a vedere la partita. Per questo verranno installati almeno 10 maxischermi, ben più grandi di quelli visti con l’Udinese. Dopo la premiazione e la festa partirà uno spettacolo canoro, magari fino a mezzanotte. Anzi, l’altro giorno mi è venuta un’altra idea. Ho chiamato Fiorello e gli ho proposto di montare la propria struttura ed il proprio palco all’interno dello stadio, così da andare in onda il giorno dopo con la sua trasmissione direttamente dal Maradona. Magari appena dopo la mezzanotte, come fatto con Sanremo. Molto probabilmente mi dirà di no, ma la proposta rimane attiva”.
Mario Reccia
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