Futuro? Risposta sorprendente di Spalletti in conferenza, che messaggio a De Laurentiis!

Alla vigilia del match contro l‘Inter di Simone Inzaghi, l’allenatore Luciano Spalletti è intervenuto in conferenza stampa per presentare la sfida del suo Napoli contro i nerazzurri. La sfida si giocherà domenica 21 maggio alle ore 18:00, allo stadio Diego Armando Maradona.

A San Siro, i nerazzurri erano riusciti a fermare la corazzata di Spalletti, che subì la prima sconfitta in Campionato. Oggi gli azzurri sono Campioni d’Italia e cercheranno di festeggiare ancora davanti la propria gente; dall’altra parte l’Inter, che ha un obiettivo preciso da raggiungere: la qualificazione alla prossima Champions League.

Napoli, conferenza stampa Spalletti: “Da ottavi a Campioni d’Italia”.

Pochi minuti fa è terminata la conferenza stampa di Luciano Spalletti, in vista del match Napoli-Inter di domani pomeriggio. Queste le parole del tecnico azzurro:

Futuro?
Questa cosa non è inerente a quello che ci siamo detti quella sera a cena, per quello che riguarda quello che avrò da fare io non ci vogliono un paio d’ali. Ci vogliono un paio di stivali, senza ali. Devo dirvi quello che vi ho detto una settimana fa, è una cosa che deve dire il presidente.
Io ho definito tutto in quella cena, ho chiarito tutto, da quella sera è tutto chiaro.

Vincere a Napoli è stato difficile, ci vorrà qualcosa per ripetersi?
È difficile partire essendo indicati da tutti come squadra che arriva ottava e vincere, e avere una situazione ben delineata: una squadra ben lavorata. Due giorni fa ho detto che il Napoli avrà un futuro importante, perché sono stati fatti dei passi corretti. Secondo me è più facile lavorare in una situazione di questo genere, che non quando sono arrivato. Quando sono arrivato, ho fatto scrivere sulla casacca “sarò con te” e ora ci ho fatto scrivere “Campioni d’Italia”.

Partita contro l’Inter?
Noi di stimoli ne abbiamo ancora molti, perché siamo fatti così e i calciatori sono stati scelti bene, hanno tutti dentro di se una disciplina ferrea verso se stessi. Ci manca soltanto l’Inter da battere per fare en plein. Sono dei risultati importantissimi quelle delle italiane in Europa. Anche tutto il calcio italiano ne beneficia e li ringrazia.

Il lavoro svolto?
Da quando sono arrivato qui ho dedicato tutto il mio tempo, le mie possibilità e capacità. Ho cercato di dare il massimo per quello che è la mia esperienza, per quello che è tutto ciò che questo lavoro necessita.
Ho ricevuto molto di più di quello che ho dato.

Rinnovo?
Non c’è stata necessità di fare nessuna trattativa, non ho rifiutato nessun aumento di stipendio, non ho da pagare nessuna clausola, non ho da far niente. Non è vero che ho ricevuto offerte per allenare altrove, non è vero che sono alla ricerca di un’altra squadra da allenare. Tutto è falso.

Mister, lei è felice?
Quando arrivo sul pianerottolo di casa ho due porte con su scritto felicità e infelicità e non so quale scegliere, sono molto vicine. Però poi ad ogni allenamento abbiamo mille persone e quello è bellissimo, con tanti bambini. E poi abbiamo sempre detto che la vera felicità è far contenti gli altri. Se rendi infelice tutte quelle persone è difficoltoso da gestire nei tuoi sentimenti.

Lo Scudetto?
Deve funzionare l’insieme, anche se ci sono dei giocatori messi davanti più di altri: anche senza Osi e Kvara abbiamo vinto, quindi tutti i ragazzi sono importanti. I calciatori hanno lavorato bene come gruppo e come squadra. Io ho penalizzato qualcuno, e quelli che ho penalizzato hanno sempre avuto entusiasmo e disponibilità, affinché lavorassimo sempre bene e per giocare meglio a pallone.

Com’è stato dal punto di vista mentale?
Io sto benissimo: ci penso 24 ore al giorno al calcio e al lavoro che devo fare. Un pò di fatica la si fa sempre, e poi ci si interroga come ripartire. La cosa più fondamentale è pensare che Napoli ha tutte le belle caratteristiche. Se decidessi di ripartire, riparto a mille all’ora, contro tutto e contro tutti, per il bene della squadra e dei risultati.

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