Ahi! Sempre questa Juve.

Gentili lettori, ci risiamo. Il tempo sembra ripetersi uguale, rinnegare il suo elementare funzionamento quando ad occuparlo c’è la “vecchia signora”. Il giro della clessidra getta sul tavolo antiche questioni, annose dispute. Ma a spuntarla sul tempo “analfabeta”, smemorato, è sempre Lei, che ha dalla sua il fascino della nobiltà stantìa, l’arroganza che in questo mondo apre passaggi.

Anche quest’anno i “colpi” bianconeri sono targati Napoli. Isla,  Asamoah, ora Verratti. Tutti giocatori “prenotati” in anticipo dal nostro direttore sportivo, ma che per vari motivi, di cui adesso daremo conto, sono sfumati in una nebbia grigia di Torino. E l’anno scorso? O Cielo! Prima Vucinic, poi Vidal, la stessa storia, identica impaginazione finale.

La nobiltà ha ancora il suo fascino, e noi popolani, noi Masanielli vigorosi, ancora troppo poco coraggio per affrontarla, per mancarle di rispetto. E facciamolo uno sgarbo a questa signora zoppa con la erre moscia, tanto più pericolosa perché  costretta a subire l’esilio. E’ una Juve vorace, che ha dimenticato le antiche buone maniere ma non vuole che si dimentichi il suo status stemmato. Non si fa scrupoli di affondare lì dove il Napoli ha scoperto, lì dove il Napoli ha dissodato. Le oneste costumanze imporrebbero il lasciare via libera a chi ha mostrato più tempismo, poi, se il risultato delle trattative risultasse vano, onesto inserirsi.

Ma questa tenzone non segue le regole della cortesia; eppure i nobili più di tutti dovrebbero possederla. Invece si accalcano come iene sulla prede già individuata, alzano la posta, intimoriscono con il loro nome. E noi lasciamo spazio invece di combattere, alzando magari anche la posta. Ci ritiriamo, viriamo lo scafo verso altri approdi, necessariamente secondari. 

<p>Sono preoccupato gentili lettori. Mazzarri aveva chiesto garanzie per restare, aveva fatto una lista. Ora sento Bigon dire che la squadra è difficile da migliorare. E allora ammiro la Juve, ahimè. Una squadra che ci ha fatto quasi il giro intorno, dandoci più di 20 punti di distacco; ebbene questa compagine si è letteralmente scatenata prendendo i già citati nomi. E ora cerca il colpo da novanta, quello che davvero potrebbe mettere la paura addosso agli avversari. Ammiro questa Juve mai sazia e “scostumata”, esagerata. Ha vinto e vuole vincere di più. Invece noi, a sentire Presidente e Ds, siamo quasi a posto così perché è difficile trovare calciatori migliori. Queste parole mi fanno tremare, senza dimenticare che se la Juve acquista noi vendiamo, e non Pincopallino, ma Lavezzi.

Non vogliamo restare a mezz’aria, sospesi, eterni adolescenti mai pronti per la vera vita. Forse, e mi costa tanto dirlo, dovremmo divenire anche noi un po’ scostumati, aggressivi, irriverenti e sarcastici. Che ne dice Presidente di fare imbestialire Torino alzando il telefono e chiamando Del Piero? Così, per un puro dispetto. Concedetecelo perché noi tifosi siamo anche bambini..

 

Carlo Lettera

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