Kvaratskhelia, brutta notizia per l’esterno azzurro. Non c’è lieto fine per la storia che ha commosso tutti sui suoi profili social.
Arrivato la scorsa estate dalla Dinamo Batumi, Kvaratskhelia ha avuto un impatto sconvolgente alla prima stagione in Serie A, contribuendo alla straordinaria stagione del Napoli, culminata con la vittoria dello Scudetto, dopo ben 33 anni di attesa. Per lui 12 gol e 10 assist, che gli hanno permesso di essere nominato come miglior giocatore del campionato appena concluso. Scatti brucianti, dribbling da capogiro e capacità di concludere con entrambi i piedi, queste le caratteristiche principali dell’esterno georgiano, entrato di diritto tra gli idoli della tifoseria partenopea.
Con l’esplosione a livello europeo di Kvaratskhelia tanti tifosi georgiani si sono avvicinati al calcio, in un paese nel quale lo sport più popolare è il rugby. Tuttavia in Georgia sanno di avere per le mani un talento generazionale, che, con ogni probabilità, cambierà la storia della Nazionale. Per questo motivo, durante tutta la scorsa annata, sono accorsi al Maradona fiumi di georgiani, pronti a sostenere il proprio idolo e il Napoli. Basti pensare che nelle ultime sfide, decisive per l’assegnazione del titolo nazionale, sono stati installati, in tante zone importanti del paese, maxischermi per festeggiare la vittoria degli azzurri e del proprio beniamino.
Tragedia in Georgia, triste epilogo per la storia che aveva visto protagonista anche Kvaratskhelia
Qualche mese fa, l’esterno georgiano del Napoli si era reso protagonista di un episodio molto commovente, che ha colpito tutti. Durante una partita della Nazionale, lui ed il suo compagno di Nazionale Zuriko Davitashvili hanno realizzato il sogno di un bambino malato di cancro. I due calciatori hanno permesso al giovane tifoso di assistere al match tra Georgia e Norvegia, valido per le qualificazioni a EURO 2024, terminato con il risultato di 1-1, e poi gli hanno concesso alcune foto, poi postate sui social, prima dell’inizio del match. Khvicha e il bambino erano stati messi in contatto dall’associazione Monk Andrews Foundation, che si occupa di malati oncologici. Kvaratskhelia ha affermato che continuerà a sostenere questa fondazione.
Purtroppo però nelle ultime ore, il bambino è venuto a mancare a causa di un aggravamento delle sue condizioni di salute. L’esterno del Napoli, da campione qual’è anche fuori dal campo, lo ha ricordato così sul suo profilo Instagram: “Che Dio benedica la tua bella anima, sei con Dio. Dio ti benedica“, allegando poi una foto dell’incontro tra i due. Un bel gesto che conferma l’umanità dell’esterno azzurro.