Il retroscena su Diego Armando Maradona è arrivato stavolta da un’icona della Serie A: ecco cosa ha raccontato l’argentino
Il ricordo di Diego Armando Maradona a Napoli è più vivo che mai. Specialmente nell’anno dello scudetto, arrivato 33 anni dopo il secondo conquistato dal Pibe de Oro. E gli episodi che lo riguardano man mano vengono alla luce, da personaggi noti e meno noti.
Napoli, ma non solo perché Maradona è un’icona trasversale, capace di mettere d’accordo tutti o quasi. Impossibile non ricordare le sue magie in campo, altrettanto complicato non restare imprigionati dalla rete di grandezza che accompagna il suo nome. Proprio sul compianto ex numero 10 del Napoli si è soffermato una delle ultime bandiera che la Serie A ha avuto.
Stavolta a raccontare un episodio riguardante Diego Armando Maradona è stato Javier Zanetti, argentino che in Nazionale è stato allenato da uno dei giocatori, se non il giocatore, più forte di tutti i tempi.
Javier Zanetti, che nella Serie A è diventato un’icona e che ad oggi riveste il ruolo di vicepresidente dell’Inter, ha raccontato un retroscena legato a un avvenimento avvenuto proprio con Diego Armando Maradona. Una serata, arrivata a sorpresa, che non dimenticherà mai. Come lui stesso ha avuto modo di confermare.
Zanetti parla di Maradona: il retroscena
Javier Zanetti ha dichiarato a ‘Calcio.com’ durante ‘I Fantastici 10’: “Diego è colui che ci ha fatto sognare di diventare calciatori. Tutti noi che giocavamo a calcio speravamo di vederlo da vicino, le emozioni che ci ha trasmesso sono infinite”. Tra queste per un argentino non può non esserci la vittoria del Mondiale nel 1986: “Lui fece cose straordinarie. Fu un’emozione grandissima per tutto il paese”.
E poi il retroscena personale: “Ho avuto la fortuna di incontrato a Milano e poi è stato il mio allenatore in Nazionale. Una volta venne nel mio ristorante. Fu una grande tavolata con tante persone, siamo rimasti fino alle 5 del mattino a parlare solo di calcio. È stata una notte magica – afferma Zanetti – averlo con noi mentre ci raccontava le sue esperienze, me lo ricorderò per sempre”.
Il racconto dell’ex calciatore continua e parla di Maradona come di un “trascinatore”: “Aveva la ‘garra’, sapeva trasmetterla nel migliore dei modi e questo ha sempre fatto la differenza”. Una personalità incentrata però sempre e comunque sul calcio, il suo sogno da bambino diventato realtà. Ed allora ecco spiegato perché “gli piaceva parlare di calcio, ricordava cose che altri non ricordavano, e sapeva raccontare un particolare momento come se lo stesse vivendo. Per un calciatore – conclude Zanetti – sentirlo trasmettere quella energia era una cosa straordinaria”.