Juan Jesus: “Lo Scudetto a Napoli è unico. Io leader? Vi spiego tutto”

Il Napoli si prepara all’esordio contro il Frosisone, ed intanto alcuni componenti della squadra hanno rilasciato alcune dichiarazioni. Tra questi c’è Juan Jesus.

Juan Jesus è ormai al Napoli da diverse stagioni, ed è diventato un vero e proprio leader all’interno del gruppo squadra. Il difensore brasiliano è sempre partito indietro nelle gerarchie, ma non ha mai speso una parola fuori posto, ed anzi ha aspettato la sua occasione per dimostrare in campo il suo valore.

Proprio la sua crescita individuale e personale è stato uno dei temi a cui ha risposto Juan Jesus nelle dichiarazioni rilasciate.

Le dichiarazioni di Juan Jesus

Il Napoli prosegue la sua preparazione in vista della prima uscita stagionale contro il Frosinone di domani pomeriggio. Probabilmente scenderà in campo il difensore brasiliano Juan Jesus, a cui Rudi Garcia fa molto affidamento visto la sua esperienza e professionalità. Proprio Juan Jesus è stato uno dei giocatori che ha parlato ai microfoni di GQ.

Le dichiarazioni di Juan Jesus
Juan Jesus lancia un messaggio ai giovani tramite la sua esperienza – ANSA – Spazionapoli.it

Di seguito le dichiarazioni di Juan Jesus.

VITTORIA SCUDETTO – “Vincere qui è stato bellissimo, ma per me non è stata una rivincita. Sono in Serie A da tanto, ho sempre lottato per le prime posizioni, ho giocato una semifinale di Champions League”.

LAVORO DURO E APPROCCIO – “Ho avuto anche momenti difficili, perché oggi il mondo del calcio è brutale: giochi bene e allora sei bravo, giochi male e allora non servi più. Io però ho sempre lavorato con grande serietà, ed è un approccio che voglio trasmettere ai giovani, come hanno fatto con me i miei maestri, Cordoba e Samuel. L’età conta, ma conta soprattutto la capacità di essere disponibili. Io cerco di esserlo con i compagni, il mister, la società. Appena posso aiuto chi è in difficoltà. L’esperienza che accumuli durante la carriera serve a capire certe cose, e io voglio trasmettere agli altri ciò che ho imparato”.

CREAZIONE BATJUAN – “È nato per gioco. Un mio amico ha molta fantasia nell’inventare soprannomi: l’aveva fatto già a Milano e Roma, ma qui non l’avevamo ancora trovato. Nella scorsa stagione segnai contro il Bologna, e quel giorno indossavamo la maglia di Halloween dove c’erano dei pipistrelli. Li sono diventato BatJuan. Ci siamo accorti che funzionava, e infatti continuano a chiamarmi così. Ne sono contento, a me Batman è sempre piaciuto: è un supereroe umano, non ha poteri soprannaturali e combatte il crimine con la mente e il corpo”.

Dunque l’esperto difensore del Napoli ha ripercorso gli apprendimenti della sua carriera, e che spera di trasmettere ai più giovani ed ai nuovi acquisti partenopei. Infine chiosa finale ironica circa l’ormai noto soprannome che è stato lanciato da un suo amico ed è diventato virale.

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