Così è, se vi pare

E’ così, è accaduto di nuovo: Germania sul volo Lufthansa e noi sulla pista a salutarli. Non ci credevo, ho dubitato della forza della storia, mi dicevo che far valere il passato era un atto scaramantico poco onorevole per una nazione uscita dai gorghi dell’Inquisizione più di due secoli fa. Ma Benedetto Mario e Santo Pirlo mi hanno schiaffeggiato, e il rossore l’ho conservato per non dimenticare il mio ateismo. Ora giro per il mio paese con queste stimmate meritate e onorate.

La storia conta, ha un peso enorme, seduce uomini, li fa belve e pecore, irrispettosi e blasfemi. Il ’70, l’82, il 2006, non erano semplici casi, come pensavo, erano invece eventi astrali, coincidenze matematiche che la fisica del cuore ha bollato come certezze, assiomi irrinunciabili. Ed è stata questa fede nella fisica temporale a impaurire i crucchi e ad esaltare gli abitatori “selezionati”  dello stivale italico. Non ho mai visto un Balotelli così, mai un Cassano così, per non parlare di Prandelli, calmo ad ogni gol, come chi sa che il risultato è già stato deciso, e non da arbitri acquistati o venduti, ma da una tavola nascosta da Mosè chissà dove, e ritrovata dalla nostra Federcalcio un pomeriggio di 80 anni fa, mentre i dirigenti si tiravano pietre su un monte condiviso tra Ebrei ed Egizi. E’ così, se vi pare, e se non vi pare farete bene a farvelo parere: questo diceva ieri un nano irato che stirava la camicia immacolata di Loew, venuto a conoscenza del segreto grazie alla virtù della sua statura, statura che gli aveva permesso di infilarsi nel brufolo di Cassano prima e nel naso di Chiellini dopo.

Ora la Spagna, ma in questo caso non c’è tavola nascosta, né legge che si ripete. E negli occhi degli azzurri ho visto crescere e fermentare l’incertezza, insinuarsi il dubbio. I calciatori al microfono non hanno più lo sguardo profetico di chi non ha nulla da temere..hanno paura, e guai se non fosse così. Nella paura c’è il pozzo della disperazione che salva, che ti fa correre quanto e quando non credevi. Sarà un duello dai fioretti astuti e dal cuore sciolto, vincerà chi avrà più fame, e di fame, quella vera, tra Italia e Spagna ce n’è tantissima; tutte e due le compagini vorranno scompaginare i sogni dell’altra, tutte e due hanno la medesima origine latina.

Ma questa è un’altra storia, si compirà domani una pagina nuova, non c’è tradizione, non c’è “certezza” a cui obbedire. Domani si suda e ci si dispera per davvero. Ma fa nulla, viviamo per la gioia di soffrire…e a Kiev si soffrirà e si potrà morire di gioia. Così sarà, se vi parrà..

 

Carlo Lettera

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