Tra i più difficili da marcare ci sono Lautaro, Dzeko e Zapata, il difensore lascia fuori dal podio il capocannoniere dello scorso campionato Osimhen.
La stagione appena conclusa, ha confermato quanto in molti già sapevano: Victor Osimhen è un grande attaccante. Con i suoi 26 gol in campionato, è stato eletto capocannoniere della serie A, vincendo anche lo scudetto, binomio che a moltissimi è risultato difficile da eseguire. Il centravanti del Napoli invece, rendeva tutto semplicissimo.
Durante tutta la passata stagione, ha incantato la serie A per i gol trasformati, per come avvenivano e per come se l’inventava. Su tutti, i due segnati alla Roma tra andata e ritorno, quello al Sassuolo a Reggio Emilia, Bologna, Torino ed infine la doppietta alla Juventus da rapinatore d’area. Tutti gol che fanno capire lo strapotere del nigeriano in attacco, non è però dello stesse parere il difensore bianconero.
Bremer incorona la coppia d’attacco dell’Inter come quella più difficile da marcare
Il centrale della Juventus, Gleison Bremer, si è raccontato alla stazione radiofonica brasiliana Rede 98, parlando sia del suo ambientamento a Torino, sponda bianconera, sia del campionato italiano:
Quando lasci il Brasile per l’Italia, cambiano molte cose. Il posizionamento del corpo, la marcatura in area e dell’avversario, tante cose. La sfida più grande è a livello tattico. Dzeko, sia quando era alla Roma che all’Inter, e Lautaro Martínez sono attaccanti fuori dal comune.
Scelta, questa del difensore brasiliano, che lascia un po’ perplessi, visti i risultati conseguiti dall’attaccante nigeriano del Napoli, sia nella stagione appena conclusa, che in quelle precedenti, sempre contro il centrale torinese prima e juventino poi.
Il difensore ha poi aggiunto:
Anche Duván (Zapata), che ora è al Torino, è molto bravo. E ricordo la mia prima partita di Champions League contro Neymar, Mbappé e Messi. Sono fuori dal comune.
Snobbato quindi completamente Victor Osimhen, nonostante la doppietta subita nella scorsa stagione in quel ormai famoso Napoli – Juventus 5-1, dove il nigeriano, con Kvaratskhelia, piegarono la difesa bianconera.
Inoltre, anche negli anni granata, prima del passaggio in bianconero, il brasiliano non è scampato alla dura legge dell’attaccante del Napoli, che lo ha superato per ben 3 volte negli scontri tra i partenopei e il Torino.
Che sia stata una dimenticanza o una velata frecciatina, non lo sapremo mai, sta di fatto che il difensore juventino, ha preferito giocatori completamente diversi dal centravanti napoletano, per caratteristiche ed intensità, nonostante ciò però, il nigeriano meritava un posto tra i primi tre.