Il pessimo avvio del Napoli ha scatenato le reazioni di molti addetti ai lavori. Non ultimo Pietro Lo Monaco, che ha attaccato duramente Aurelio De Laurentiis.
Dopo le prime uscite deludenti del Napoli targato Rudi Garcia, i commenti e le reazioni non sono tardate ad arrivare. L’allenatore francese sta subendo attacchi da tutti i fronti per le sue scelte fin qui discutibili.
Non è l’unico però, perché anche per De Laurentiis le critiche fioccano, come quelle provenienti da Lo Monaco.
Lo Monaco attacca duramente De Laurentiis
Il dirigente sportivo ex Catania è tornato a parlare, e l’ha fatto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Lo Monaco ha scambiato alcune battute insieme a Carlo Alvino, dove non è mancato l’attacco al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis.
L’attacco principale portato dal dirigente verso De Laurentiis è duro è deciso: “Non capisce niente di calcio”. Alvino replica immediatamente all’attacco di Lo Monaco, affermando come: “I fatti parlano chiaro e lo smentiscono, non è vero che De Laurentiis non capisce di calcio e lo dicono i risultati degli ultimi anni, i bilanci in ordine, gli anni consecutivi in Europa e la vittoria di uno scudetto a Napoli! Tutto ciò nel pieno rispetto delle regole, chi dice il contrario è in malafede e non capisce niente”.
La discussione non finisce qui, ed anzi la replica di Alvino aizza l’ira e la veemenza di Lo Monaco che attacca nuovamente: “Io parlo di calcio giocato e non di gestione economica e societaria. Se De Laurentiis pensa che la squadra attuale sia forte come quella dello scorso anno, allora confermo che non capisce niente di calcio giocato. Il calcio è una cosa seria, il presidente non può occuparsi dello scouting dato che non ha le competenze, ma ha bisogno di uomini di campo. Il calcio è scienza ed ha bisogno di preparazione e conoscenza, che si acquisisce con esperienza”. L’attacco di Lo Monaco termina con queste parole forti rivolte verso De Laurentiis.
Spesso il presidente del Napoli è elogiato per l’ottima gestione dei costi e dei bilanci, ma allo stesso tempo viene disprezzato per scelte spesso superficiali e mirati solamente alla sostenibilità e non alla competitività della rosa.