La sosta delle nazionali è stata tutt’altro che serena per il Napoli. De Laurentiis però ha deciso di confermare ancora Garcia. Intanto il presidente del Napoli si è esposto su vari temi.
La sosta ha rappresentato un momento di riflessione in casa Napoli. Difatti Aurelio De Laurentiis ha riflettuto attentamente sulla posizione di Rudi Garcia, che ha deciso di confermare sperando in una svolta.
Sulla decisione presa e su altri temi si è espresso poco fa ad alcuni organi di stampa proprio il presidente del Napoli.
Questo post in breve
De Laurentiis spiega la conferma di Rudi Garcia e parla di Conte
Durante la sosta per le nazionali, l’esonero di Rudi Garcia è stato davvero vicino. Dopo diversi giorni di attente riflessioni, De Laurentiis ha deciso di confermare l’allenatore francese. Ovviamente adesso ci si aspetta un cambio di rotta netto, altrimenti con molta probabilità l’esonero arriverà molto presto. Il presidente del Napoli ha parlato ad alcuni giornalisti a Castel Volturno, esprimendosi su varie tematiche che sono state riportate da SportMediaset.
De Laurentiis ha voluto chiarire innanzitutto la posizione di Rudi Garcia: “Dopo la sconfitta con la Fiorentina ho letto di tutto. Nella vita si possono avere dubbi e va valutato il proprio operato, se c’è stato qualche errore me ne prendo la responsabilità: le scelte di questa estate sono state mie, ovviamente con i miei nuovi collaboratori. Ma da qui a dire di cambiare l’allenatore… Un cambio di guida tecnica è sempre traumatico e poi non ci sono in giro tanti allenatori che praticano il 4-3-3 con la difesa alta, come successo con Sarri e Spalletti. In questo periodo ho avuto tanti impegni, ora sono tornato e mi sono riavvicinato alla squadra per darle serenità.
Ovviamente è stato chiesto al presidente del Napoli anche delle voci che vedevano Conte accostato al club: “Non voglio domande al riguardo, sarebbe un’azione di disturbo. Ho fatto con lui una vacanza anni fa alle Maldive, c’era anche la sua famiglia, e da quel momento abbiamo mantenuto i rapporti. Mi sento ancora con Mazzarri, Ancelotti, Benitez, Reja… il resto è solo un pettegolezzo che demolisce chi oggi è incaricato di allenare la squadra e che mi infastidisce. Noi siamo il Napoli, non è che ogni volta un cerino incendia un pezzo di carta bisogna gridare che va a fuoco tutto. I pompieri siamo noi stessi, le decisioni vanno fatte con serenità e senza errori dettati dalla fretta”.
De Laurentiis tra casting estivo e caso scommesse
Tra i temi toccati anche quello sull’avvio altalenante del Napoli, che attualmente vive un momento delicato: “È una mia colpa non essere stato sufficientemente vicino alla squadra a inizio stagione, ma avevo altre incombenze. Una volta risolte, mi sono dedicato al Napoli e sarà così per tutto il resto del campionato. L’anno scorso abbiamo vinto con 16 punti sulla seconda ma chi l’ha detto che ci dovremmo ripetere, tra l’altro con un altro allenatore? Lo speriamo sicuramente, ma tutto ciò non è scritto da nessuna parte”. Nel corso dell’intervento, De Laurentiis è ritornato anche sul casting estivo in merito al nuovo allenatore del Napoli: “Parliamoci chiaro: non è che tutti gli allenatori vogliono rischiare di venire in un posto dove c’è il paragone con Spalletti. Io gli dico: non sapete cosa vi perdete a non venire a vivere a Napoli, l’energia che c’è qui non si trova altrove”.
Infine De Laurentiis si è espresso anche sul caso scommesse esploso nel corso dell’ultima settimana: “Le scommesse si fanno in maniera ortodossa e poco ortodossa. Tre anni fa parlai di un libro “Calcio mafia”, argomento poi ripreso da in “Football clan”, dove si parlava di scommesse. Eppure non si è approfondito l’argomento, e adesso se ne torna a parlare. Per quel che mi riguarda sono sempre stato molto attento ad assumere calciatori la cui realtà familiare e provenienza geografica mi assicurassero una certa tranquillità psicologica e una certa tutela. Tengo molto alla cultura del lecito, il Napoli fa anche un’azione di ‘sorveglianza’ su atleti che credo siano ragazzi per bene e che hanno famiglie a posto. Poi è chiaro che gestire una ricchezza improvvisa è un problema, non tutti sanno farlo. Non è giustificabile ma poi si può essere preda da altre allucinazioni, altre attrazioni”.
L’infortunio di Osimhen
Come già accaduto in passato, De Laurentiis si è dovuto trovare a parlare degli infortuni rimediati in nazionale, come accaduto ad Osimhen: “Dal 2013 a oggi abbiamo incassato circa 4 milioni di euro di rimborsi come partecipazione dei nostri giocatori alle partite delle nazionali, pur avendo sempre più di 10 giocatori convocati. Questo non va bene. Oggi abbiamo calciatori fortissimi già a 18 anni: ma se non li facciamo giocare, come diventano campioni? Voglio un’unica nazionale con tutti giocatori giovani, di massimo 22 anni. Dovrebbe essere lasciata la scelta al club di poter mandare o meno in nazionale un giocatore convocato. Se io ho pagato un giocatore 50 milioni e mi torna infortunato, dovrebbero risarcire il club del costo per giorno di tutto il periodo in cui starà fuori. Pensate a Neymar…“.
Dunque chiacchierata interessante quella di De Laurentiis, che si è espresso in maniera diretta come sempre su diversi argomenti anche scottanti.