Torna a parlare di Napoli l’ex azzurro, ad oggi titolare in Serie A ma cui esperienza all’ombra del Vesuvio trabocca di rimpianti. Le parole.
Gli ultimi giorni in casa Napoli sono stati contraddistinti, oltre che dalle varie controversie e dal ritorno in campo con annessa vittoria sul Verona, anche dalle dichiarazioni di un ex. Il fu azzurro è infatti tornato sul proprio passato in azzurro. Seppur ricco di rimpianti, quest’ultimo ha dimostrato, tramite le proprie dichiarazioni, la maturità conseguita negli anni.
Luperto ricorda Napoli, le parole dell’ex
Al Napoli dal 2014 al 2016 e poi nuovamente dal 2018 al 2020, Sebastiano Luperto rappresenta forse una delle delusioni principali degli ultimi anni partenopei. Questo, a causa delle alte speranze riposte dai tifosi nel classe ’96, prodotto del settore giovanile di cui ha fatto parte dal 2013 al 2016. Il tutto, proprio per la minuta mole di calciatori appartenenti alla Primavera in grado di ritagliarsi un posto anche all’interno della prima squadra azzurra, dove negli anni questo è diventato un vero e proprio tabù da sfatare.
All’epoca, dunque, il prescelto sembrava essere proprio Luperto, con le più rosee aspettative ben presto venute a scemare. Solo 29 le presenze dell’italiano in quel di Napoli, dilazionate in 4 anni e spesso solo a causa degli infortuni dei titolari Albiol e Koulibaly. L’attuale capitano dell’Empoli ha infatti trovato raramente la titolarità all’ombra del Vesuvio per puri meriti personali, con lo stesso Luperto intervenuto sul caso. Con una mente più lucida e matura infatti, il difensore ha spiegato ai taccuini della Gazzetta dello Sport i motivi del suo flop in maglia azzurra:
“Napoli mi ha lasciato tanto. Ho lavorato con allenatori del calibro di Benitez, Sarri, Ancelotti e Spalletti, che però ho sfiorato solo in preparazione. Il primo lavorava molto con noi giovani, il secondo era maniacale. Con il terzo, invece, ho debuttato in Champions, in una delle serate più indimenticabili della mia carriera. Purtroppo ero giovane e non avevo la stessa concentrazione di adesso”.
Ha collegato così il proprio discorso inerente agli allenatori avuti in quel di Napoli con il proprio rendimento sotto tono Sebastiano Luperto, che ha poi sviscerato nuovamente tale aspetto. “Mi ricapitasse un’occasione simile oggi la affronterei in maniera totalmente diversa, perché per un difensore centrale la concentrazione è fondamentale“, ha infatti dichiarato il capitano dell’Empoli. Quest’ultimo ha quindi concluso il proprio discorso con un tributo ai calciatori “vissuti” proprio in quel di Napoli. “Sono maturato molto, ed il merito è anche dei calciatori con cui ho giocato. Sono cresciuto tanto alle spalle di Albiol, che in ottica Napoli spesso viene dimenticato. Come non parlare quindi di Koulibaly. Ancora oggi se penso di aver giocato con gente del calibro di Higuain e Zielinski ho i brividi“.