Giovanni Simeone non scenderà in campo dal primo minuto questa sera, nonostante fosse dato per partente da molti.
Alla fine Rudi Garcia ha optato per Giacomo Raspadori, l’ex Sassuolo, assoluto protagonista in quel di Verona nell’1 – 3 del Bentegodi, guiderà nuovmente il tridente partenopea nella speranza di ripetersi.
Dalla panchina quindi, ancora una volta, Giovanni Simeone, che anche nei giorni antecedenti alla sfida di sabato era stato designato dai vari addetti ai lavori come il sostituto principe del degente di lusso Victor Osimhen.
Non è stato così, con ogni probabilità ci sara spazio per il “Cholito” solamente nella ripresa, quando con le squadre stanche, la sua “garra” forse fara ancor di più la differenza.
Raspadori preferito a Simeone, la spiegazione
Due giocatori diametralmente opposti Simeone e Raspadori, con l’ex Sassuolo più abile nel gioco palla a terra e soprattutto nella capacità di fungere da vero e proprio regista offensivo.
Una tipologia di gioco già tangibile in quel di Verona, quando Raspadori ha permesso ai campioni d’Italia in carica di sbloccare il match con il bellissimo assist per Politano dopo un delizioso controllo di suola.
Una giocata non isolata, dopo pochi minuti, girandosi in un fazzoletto, l’attaccante italiano era stato in grado di mettere a tu per tu con Montipò anche Cajuste, che non è poi riuscito a bucare la rete gialloblù.
Tutt’altra tipologia di giocatore Giovanni Simeone, argentino puro, dotato di carattere e intensità, ma soprattutto più incline al “contatto” fisico. L’ex Hellas, inoltre, come dimostrato nel corso delle tante annate vissute nel massimo campionato italiano, risulta un abilissimo colpitore di testa, fondamentale in cui per centimetri Raspadori non può competere.
In molti, tra tifosi ed addetti ai lavori, si sono quindi chiesti quale sia il motivo che ha portato Garcia a pendere nuovamente per la scelta Raspadori, Billy Costacurta, ex bandiera del Milan e commentatore per Sky Sport, ha provato a rispondere a tale quesito nel corso del Champions League Show:
“Con i suoi movimenti può creare degli scompensi, da difensore non sai mai come muoverti. E’ una scelta non sorprendente proprio perché la difesa dell’Union Berlino in questo momento non è il punto di forza e questo movimento a entrare e a uscire di Raspadori può dare molto fastidio”.
Idee chiare per l’ex centrale, che da esperto difensore ha analizzato il momento complicato della difesa berlinese, approvando la scelta Raspadori. Che sia quella giusta? Parola al campo, a breve il responso.