Mazzarri-Napoli, l’allenatore rivela tutto: “Le cose sono andate così”

L’allenatore toscano si è raccontato a 360 gradi, particolari le sue sensazioni su Napoli e sulla squadra allenata oggi da Garcia

Intervistato dal Corriere dello Sport, Walter Mazzarri a 62 anni è uno tra gli allenatori italiani ad essere attualmente senza una panchina. Di grande valore i suoi anni a Napoli e a Torino con i granata dove restano ancora tutt’oggi le sue migliori esperienze da allenatore. Il tecnico toscano si è raccontato in una lunga intervista che è possibile leggere sfogliando le pagine di oggi del quotidiano sportivo. Di seguito ecco alcune delle sue parole: 

Su cosa significa essere ancora oggi l’allenatore più longevo del Napoli della gestione De Laurentiis

Con De Laurentiis ho avuto un rapporto stupendo e se fosse stato per lui sarei rimasto ancora tanti altri anni a Napoli, più delle quattro stagioni che ho fatto. Ma ho pensato che dopo quattro anni, per l’appunto, o cambi tutti i giocatori o il tuo stile di gioco diventa troppo prevedibile. Pensai che era il momento giusto per andarmene.

Lavorare con De Laurentiis è davvero così difficile?

Sono uno stakanovista e quando lavoro sono un martello. Ci chiamavamo sempre tra le 6 o le 6:30 del mattino per avere un confronto su cosa avrei fatto. Alle 9 già ero sul campo di allenamento con il resoconto già fatto. Avevo un rapporto diretto con lui, gli ho sempre detto le cose come stavano, avevamo insomma trovato una sinergia importante. 

Walter Mazzarri e il ricordo affettuoso di Napoli

Il tecnico toscano spiega di aver vissuto tante belle emozioni all’ombra del Vesuvio. Da esordiente in Champions al qualificarsi in un girone infernale con Bayern Monaco, Manchester City e Villareal per poi uscire con il Chelsea (vincitore di quell’edizione) solo ai supplementari.

Su quale sia il calcio più vicino al suo ideale odierno

Il mio ideale di calcio oggi? Sicuramente il Napoli di Spalletti. Quel modulo 433 piace a tutti ed io non ho mai potuto utilizzarlo perché non avevo i giocatori adatti. Adesso ho imparato a memoria tutti i movimenti di quella squadra che l’anno scorso allenava Spalletti, era incredibile: ha divertito tutta Europa. Sia chiaro, anche Pioli con il Milan ha portato cose nuove con quel tipo di modulo. Far impostare ai terzini da dentro allargando mezzali e esterni.

Se si è davvero proposto per un ritorno a Napoli 

Sono tutte balle. Ho solo detto che mi piaceva tanto quando era allenato da Spalletti ma non ho sentito nessuno lì. È un interesse fine a se stesso.

Mazzarri parla del Napoli di Spalletti
Mazzarri parla delle voci sul Napoli (LaPresse) – spazionapoli.it

Se tornerebbe davvero al Napoli 

Chi non vorrebbe tornare al Napoli? La città è importante e se dovessi avere una chance, come capitato in passato, vorrei insegnare calcio e far capire il tipo di gioco che voglio fare. Non credo sia chiedere troppo.

Su i suoi pupilli Hamsik, Lavezzi e Cavani 

Se si analizza il mio Napoli si scopre che crescita e risultati si possono coniugare. Cavani era stato preso dal Palermo e ancora doveva affinare le sue qualità. Prima vedeva poco la porta, io l’ho reso un campione. Hamsik arrivava dal Brescia e non aveva ancora mai giocato in serie A, era una ragazzo da formare. Stesso discorso vale per Lavezzi che era croce e delizia e un po’ sovrappeso quando arrivò al Napoli.

 

 

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