Walter Mazzarri è stato il nome a sorpresa scelto dal patron Aurelio De Laurentiis per rilanciare il Napoli.
A volte ritornano, la più classica delle citazioni fa da contorno al ritorno di Walter Mazzarri al Napoli, un bis per certi versi clamoroso, considerata la consegna della blasonata panchina degli attuali campioni d’Italia ad un tecnico che da oltre un anno era fermo a seguito di esperienze fallimentari.
Al cuor però non si comanda, la conoscenza di un ambiente in cui il toscano ha scritto pagine importanti, è stata infatti decisiva nel soprasso ad Igor Tudor, che poche ore prima dell’annuncio di Mazzarri sembrava il prescelto per la sostituzione di Rudi Garcia.
Le quattro stagioni vissute dall’ex Cagliari sotto l’ombra del Vesuvio sono però risultate fondamentali: annate condite da successi storici, dalla doppia qualificazione in Champions League, sino alla Coppa Italia del 2012, vinta contro la Juventus degli “imbattibili”, il primo trofeo dell’era post Maradona.
Mazzarri – Napoli, è subito tour de force
Ad attendere l’allenatore toscano ci sarà subito un tour de force non indifferente, che vedrà il Napoli impegnato inizialmente in due trasferte a dir poco insidiose, contro Atalanta e soprattutto Real Madrid, in un match che dirà molto sul cammino Champions dei partenopei.
Proprio in merito a questi 180 minuti, si è espresso Umberto Chiariello, storica penna napoletana che sulle frequenze di Radio Napoli Centrale, ha così commentato l’impatto che potrebbe avere il Mazzarri bis sul Napoli:
“Mazzarri si gioca tutto e lo farà subito, già in Europa, quando sarà ospite di un Real Madrid che farà invece fronte alle defezioni di Vinicius jr e Camavinga. Non ha tempo il tecnico toscano, giusto sottolinearlo, ma può dare quella scossa necessaria, la stessa di cui si rese protagonista 10 anni fa”.
Successivamente, il giornalista ha poi chiosato con un commento sui possibili obiettivi di Osimhen e compagni, attualmente distanti ben dieci punti dalla vetta, occupata solidamente dall’Inter:
“Ovvio, lo scudetto a 10 punti di distanza dall’Inter resta difficile e non dico che lo vincerà, ma quello scudetto cucito sul petto Mazzarri dovrà farlo mostrare dai suoi giocatori e spiegare che per strapparglielo verrà venduta cara la pelle. Questa motivazione potrebbe rappresentare la svolta fondamentale per donare nuovamente anima ad un gruppo che sembra svuotato. Ricordi? No, non viviamo di ciò, speriamo che il Mazzarri 2.0 sappia essere al passo con i tempi, magari mantenendo dentro di sé quel cuore antico che lo contraddistingueva”.
Parole d’elogio e allo stesso tempo speranzose, attualmente c’è una sola certezza però: Mazzarri non ha nulla da perdere, è la sua occasione di rivalsa.