Fortissimamente Edy Reja. Sempre lui, nei pensieri di Aurelio De Laurentiis: c’è stato nel passato remoto, c’è stato in quello recente e probabilmente ci sarà sempre. Fino a un ritorno. Il ruolo? Beh l’ultima idea, quella di moda, ha raccontato di una giacca, una cravatta e una scrivania da dirigente.
I TEMPI – E allora, retroscena di mercato. Una storia che va avanti da una vita e che magari, prima o poi, si concretizzerà. Nel frattempo, le chiacchierate: continue anche quest’estate, mai interrotte, con tante ipotesi di un futuro azzurro non facilmente individuabile, però. Il fatto è questo: Reja ha ancora voglia di allenare, ha ancora voglia di farsi valere in tuta, più che con uncompleto su misura.
LA STIMA – De Laurentiis, però, non molla. Ed è un vulcano di idee: ha dichiarato di voler rilevare un altro club, un’altra società, e in quel caso potrebbe essere proprio Reja un punto di riferimento per la gestione. Lui ma non solo. Perché il presidente azzurro ha sempre nutrito una profonda stima nei confronti del prof. Luigi Febbrari detto Gigi, il preparatore atletico e braccio destro del tecnico di Gorizia innamorato di Napoli: quando Reja andò a Spalato, De Laurentiis avrebbe voluto trattenere Febbrari. Anzi: per lui era pronta la gestione atletica del settore giovanile, ma all’epoca prevalse il rapporto con il tecnico.
fonte: Corriere dello Sport