Il Professor Giuseppe Pondrelli, preparatore atletico del Napoli, ha parlato ai microfoni di Radio Marte. La sua lunga intervista ha svelto i segreti della preparazione in corso degli azzurri, e le aspettative in vista della nuova stagione, dell’appuntamento a Pechino con la Supercoppa Italiana in primis. “I ragazzi hanno fatto gruppo compatto-afferma Pondrelli-. Molti di loro si conoscono già; questo è un elemento che naturalmente ci avvantaggia. La preparazione è già entrata nel vivo; dopo i 5 km in campo di ieri, oggi lavoreremo nel bosco, con salita, piano e discesa nel percorso. Naturalmente la preparazione sarà alleggerita in vista di Pechino. Dati sulla situazione in Cina li abbiamo già: temperature alte, forte umidità, sarà una settimana che assomiglierà molto a una tipo del campionato, con un’amichevole a metà settimana per adeguarsi al clima e all’atmosfera. Ogni staff atletico ha il suo metodo; preferiamo adottare una tipologia mista, con lavoro fisico unito a quello col pallone. Col passare del tempo i giocatori avranno sempre più contatti con la palla. L’obiettivo delle squadre di calcio non è quello di raggiungere un top, ma rendere il più a lungo possibile con un buon livello. Si cerca di effettuare una preparazione pre-campionato migliore possibile; poi il Napoli visto che da 3 anni partecipa a coppe europee, cambia la sua tipologia di lavoro atletico. Quelli che giocano di più seguono un allenamento diverso. Quelli che giocano di meno seguono più carico di lavoro, dovendosi far trovare pronti nel momento in cui verranno chiamati. Chi corre di più nel gruppo? È sempre un discorso individuale, in linea di massima per caratteristiche gli esterni e i centrocampisti. Insigne? È un ragazzo che ha ottime doti di resistenza, e l’ho trovato molto molto migliorato rispetto a 2 anni fa. Napoli è un bellissima città, purtroppo il lavoro mi costringe spesso a stare nei dintorni piuttosto che nella città stessa. A Pechino troveremo una Juventus sicuramente pronta, anche loro però avranno giocatori provenienti dalle Nazionali. Il raggiungimento di un risultato è sempre l’insieme di una serie di cause atletiche, tattiche mentali. Non darei solo l’importanza maggiore all’aspetto fisico pensando alla partita di Pechino.”
Raffaele Nappi