Termina con il risultato di uno a zero la sfida tra Juventus e Napoli, segnando la terza sconfitta consecutiva per il Mazzarri.
Ancora una volta, nonostante un buon Napoli, gli azzurri escono con le ossa rotte dal rettangolo verde. Termina infatti 1 a 0 la gara tra Juventus e Napoli, decisa dalla rete di Gatti all’inizio della ripresa. Novanta minuti, che come accaduto con Real Madrid ed Inter si portano dietro tanti rimpianti.
Nella prima frazione il team di Mazzarri entra infatti bene in campo attaccando tanto e tenendo il pallino del gioco in mano. La prima occasione arriva con Politano che con il suo classico tiro a giro fa la barba al palo, poi, le due sliding doors che avrebbero potuto cambiare totalmente l’inerzia della gara.
Prima Kvaratskhelia, lanciato praticamente a tu per tu contro Szczęsny da un ottimo Osimhen, spreca tutto calciando clamorosamente alto, poi Di Lorenzo, che su un rimpallo fortuito, si fa ipnotizzare dal portiere polacco.
Si passa poi alla ripresa, in cui i bianconeri passano avanti su un cross di Cambiaso messo in rete da Gatti, da quel momento, la Juventus abbbassa ancor di più il proprio baricentro, rischiando poco o nulla. Il Napoli attacca, trova anche il pareggio con Osimhen su un errore clamoroso del portiere avversario, successivamente annullato per fuorigioco, per il resto poco altro. Una gara che allontana ancor di più i campioni d’Italia dalla vetta, che in attesa dell’Inter, impegnata domani contro l’Udinese, vengono allontanati di ben 12 lunghezze dalla “Vecchia signora”.
Gara terminata, lo sfottò allo Stadium
Al termine della gara, l’Allianz Stadium come logico che sia è esploso per esser tornato a vincere contro uno dei propri avversari storici, in grado lo scorso anno di batterli sia all’andata che al ritorno siglando la bellezza di 6 goal e subendone 1.
In quel momento, la curva bianconera, per esultare e allo stesso prendersi gioco dei napoletani si è esibita in uno degli sfottò proposti già qualche anno fa. I supporters bianconeri hanno infatti intonato “O’ surdato nammurato”, celebre canzone napoletana, cantata costantemente sugli spalti del Maradona al termine dei successi azzurri.
Un avvenimento in grado di rendere ancora più amara una serata già di per se complicata, l’ennesima di una stagione che pare a tutti gli effetti maledetta. Eppure sono passati solamente pochi mesi dal tricolore di maggio scorso, sembra un quasi un paradosso, purtroppo non è così.